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Tutti i partiti mostrano i muscoli sulla prescrizione? Ma quale crisi di Governo, l’accordo è vicino

L'editoriale di Nico Perrone per DireOggi

Pubblicato:05-02-2020 16:12
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:57

palazzo chigi
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«Sì c’è tensione, confronto aspro. Tutti che mostrano i muscoli… Significa che l’accordo si trova, è vicino». A Montecitorio, tra i parlamentari, la vita scorre tranquilla, nessuno crede che il Governo possa cadere sul blocco, o meno, della prescrizione. Stasera ci sarà il vertice convocato dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, con i responsabili delle forze politiche di maggioranza. Si farà il punto e ci si concentrerà sul come uscire dallo stallo di questi giorni. «Il ministro Bonafede, capo delegazione del M5S, (sua la riforma della Giustizia al centro delle contestazioni, ndr) non può essere sconfessato, messo in minoranza», spiegano dal Movimento. Dentro la maggioranza, Matteo Renzi, leader di Italia Viva, sta sparando ad alzo zero contro il ministro ‘5 stelle’, arrivando anche a minacciare di mandare sotto il Governo al Senato quando si voterà. Ma in pochi ci credono: «Renzi ha un bisogno vitale di far vedere che esiste, che ancora conta. Ma sa benissimo che andando adesso al voto, con questa legge elettorale, verrebbe spazzato via. Quindi tende la corda ma non la spezzerà mai». Nel centrodestra, soprattutto tra le fila della Lega, qualcuno spera invece che, alla fine, Renzi la corda la tagli sul serio. Non puntando al voto anticipato ma al ribaltone, alla sostituzione del presidente del Consiglio, magari cambiando addirittura maggioranza. A nessuno sfugge che dentro il M5S è in atto una vera e propria guerra per il controllo. Oggi l’ex capo politico, Luigi Di Maio, ha riconquistato la scena chiamando i ‘grillini’ in piazza davanti al Senato sabato 15 febbraio per protestare contro chi vuol ripristinare gli odiati vitalizi. «Sta cercando di spostare l’attenzione- spiega una fonte parlamentare del M5S- di tenere unite le varie anime su una battaglia ancora comune come la lotta ai privilegi». Anche nel M5S per quanto riguarda la battaglia sulla prescrizione sono convinti che, alla fine, «cedendo qualcosa tutti si troverà una soluzione accettabile». Più spinoso il dibattito, meglio la lotta, all’interno del Movimento sull’alleanza con il Pd alle prossime regionali. In Campania gli ultras locali sono contrari a stringere un’intesa coi Dem anche avendo un loro candidato al posto di De Luca. Una linea che, a livello nazionale, si giudica suicida. Per questo si sta ragionando di chiamare al voto sulla piattaforma Rousseau coinvolgendo tutto il Movimento sulle prossime regionali e non soltanto quelli del territorio.

LEGGI DIREOGGI | EDIZIONE DEL 5 FEBBRAIO 2020


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