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Calenda: “Pd senza identità, con il M5s diventa populista. E questo governo rafforza la destra”

Calenda contro il Pd anche in vista delle regionali: "Candidare Emiliano in Puglia significa perdere e lo considero una sciagura"

Pubblicato:05-02-2020 09:25
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:57
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carlo calenda
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ROMA – “Il Pd ha una cultura politica totalmente liquida. Sono passati da essere comunisti a liberal democratici senza mai essere stati socialdemocratici. Hanno una capacità di cambiare enorme. L’unico senso di questo governo è quello di mettersi insieme al M5s ma facendo diventare il Pd un partito populista. Il Pd non riesce ad avere una sua identità“. Lo dice Carlo Calenda, leader di Azione, a Sky Tg24.

Questo galleggiamento del governo sta portando al rafforzamento della destra“, continua Calenda. Oggi “il centrodestra è sopra il 50 per cento. Non è stato un buon affare questo governo”. Forse, aggiunge, “il governo dovrebbe farla questa verifica, ma non una verifica generica, ma sui temi reali”.

CALENDA: EMILIANO UNA SCIAGURA, BELLANOVA? OTTIMA CANDIDATA

Candidare Emiliano in Puglia significa perdere- prosegue il leader di Azione- e lo considero una sciagura al pari del centrodestra. Non vogliamo imporre al Pd una candidatura”, ne indichi “una sua. Abbiamo detto Dario Stefano, candidate lui e vi appoggiamo”, ma sceglierne uno “pessimo per battere la destra è un ragionamento che non possiamo accettare”.


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Bellanova? Sarebbe un’ottima candidata ma ce ne sono anche altri- aggiunge Calenda- io sono pronto a fare la campagna elettorale in prima persona. Con Emiliano ho vissuto cose incredibili”, prosegue Calenda che parla di “populismo che va combattuto come il sovranismo”.

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