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Sanremo, Bocelli sul palco dell’Ariston con il figlio Matteo

SANREMO - I conduttori sono carichi, l’emozione dei cantanti in gara è tanta e gli ospiti speciali non vedono l’ora

Pubblicato:05-02-2019 17:44
Ultimo aggiornamento:05-02-2019 17:44
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SANREMO – I conduttori sono carichi, l’emozione dei cantanti in gara è tanta e gli ospiti speciali non vedono l’ora di salire sul palco del Festival di Sanremo. Tra gli ospiti speciali di questa prima serata ci sarà Andrea Bocelli insieme a suo figlio Matteo: “Questa sera, neanche a farlo apposta canterò” ha detto scherzando il cantante lirico. “Riporterò all’Ariston ‘Il mare calmo della sera‘ in duetto con Claudio Baglioni e poi mi esibirò con mio figlio nel brano ‘Fall On Me‘, contenuto nell’album Sì”.

“Venticinque anni fa- ha detto Bocelli- ero a Sanremo a giocarmi il futuro e il sogno di poter vivere con la musica. In piedi in fondo al teatro c’era mio padre che soffriva per me. A me è andata meglio perché io sarò con Matteo a divertirmi sul palco. Spero che l’emozione che provo io sia la stessa di Matteo e che lui viva questa esperienza con leggerezza e serenità”. Non sarà un passaggio di testimone, ma un augurio di un padre a un figlio: “Io spero che un giorno possa diventare un cantante con la c maiuscola“, ha dichiarato Bocelli.

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Un’emozione, quella di Andrea Bocelli, condivisa anche dal figlio Matteo: “Sono molto emozionato di essere a Sanremo con lui. Cantare insieme al mio babbo è un qualcosa che facciamo da quando sono piccolo. Ciò che è unico, invece, è il palco dell’Ariston. Non so se sarò di nuovo a Sanremo, mi piacerebbe molto. Per ora, il mio pensiero è regalare l’emozione a chi ci ascolterà questa sera. Nel backstage spero di incontrare Ultimo: mi affascinano i suoi testi e la sua musica, riesce ad arrivare al cuore delle persone, lo ammiro molto”.

Il brano interpretato dai Bocelli è contenuto nell’album Sì: “E’ un titolo azzeccato perché si vive in un mondo pieno di no ingiustificati“, ha raccontato il tenore. “Io mi sono sempre sforzato di essere positivo nella vita. Il Sì che canto è quello che tutte le persone vorrebbero sentirsi dire quando chiedono perdono, un bacio o un abbraccio”.

A questo proposito, quanti no ha detto papà Andrea a Matteo? “E’ stato un genitore sempre vicino ai suoi figli ed ha sempre cercato di trasmettergli dei valori e lo ringrazio per questo”, ha raccontato Matteo. “Al tempo stesso è stato e lo è ancora un genitore esigente: per lui lo studio doveva e deve essere sempre al primo posto, quindi tra me e lui solo scontri positivi per la mia crescita”.

E’ Bocelli padre a svelare la sua tecnica in fatto di educazione: “Mio figlio era un ragazzo vivace e prendeva qualche nota a scuola. Un giorno gli ho tolto il cellulare e tutto il resto solo per fargli capire lo sbaglio. Da quel momento in poi non ha preso più una nota”. In merito ai progetti per il futuro, Matteo ha risposto: “Adesso preferisco pensare al presente. Duettare con papà è bello perché ho l’oppurtunità di girare il mondo e stare insieme a lui ma per ora sono un semplice studente del conservatorio di Lucca e penso ad affinare la mia tecnica vocale. Portare il cognome di un grande artista ha aspetti positivi e negativi: in questo lavoro non esistono raccomandazioni perché è il pubblico a decidere se sei autentico o meno. Mal che vada, come dice babbo, ‘ci sono sempre i trattori in azienda’”.

Nei progetti di Andrea, invece, ci sono due date a New York già sold out da mesi e una tappa al Teatro San Carlo di Napoli, in cui gli studenti potranno assistere alle prove. “Una bella idea per avvicinare i giovani al mio mondo”, ha dichiarato il Maestro.

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