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“Reddito di cittadinanza, a 400mila persone conviene licenziarsi”

ROMA - Ci sono 400 mila persone occupate che guadagnano meno di 780 euro al mese e che se si

Pubblicato:05-02-2019 17:02
Ultimo aggiornamento:05-02-2019 17:02
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ROMA – Ci sono 400 mila persone occupate che guadagnano meno di 780 euro al mese e che se si licenziassero avrebbero i requisiti per ottenere il reddito di cittadinanza. “Se lo facessero la spesa crescerebbe di 2 miliardi a regime”. Lo dice il presidente dell’Upb Giuseppe Pisauro nel corso dell’audizione in Senato sul reddito di cittadinanza.

Pisauro spiega che la sua è una ipotesi di scuola, “estrema”, fatta “per dare l’idea di che tipo di fenomeno potenziale abbiamo di fronte”, sottolinea.

UPB: DISINCENTIVA LAVORO, AL SUD CONVIENE PRENDERE SUSSIDIO

“Per come è congegnato il reddito di cittadinanza è connotato dalla debolezza degli incentivi a partecipare spontaneamente all’attività lavorativa”. Lo dice il presidente dell’Upb Giuseppe Pisauro nel corso dell’audizione in Senato sul reddito di cittadinanza.


“Questo disincentivo è aggravato dal fatto che il reddito potrebbe spiazzare segmenti del mercato del lavoro – soprattutto al Sud – caratterizzati da retribuzioni particolarmente modeste eventualmente dovute a rapporti part-time o di collaborazione, per i quali l’attività lavorativa non risulterebbe economicamente conveniente”.

UPB: FAMIGLIE NUMEROSE POVERE MENO TUTELATE

L’Ufficio parlamentare di Bilancio rileva che “rispetto all’incidenza della povertà assoluta, sono maggiormente tutelati i nuclei familiari meno numerosi”. Lo dice il presidente Upb Giuseppe Pisauro nel corso dell’audizione in Senato sul reddito di cittadinanza.

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