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Centro di Bologna off limits, e arriva la vespa di cartone per protesta

BOLOGNA - Una Vespa di cartone, con un messaggio sarcastico rivolto al Comune e una targa non casuale:

Pubblicato:05-02-2016 14:42
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:54

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BOLOGNA – Una Vespa di cartone, con un messaggio sarcastico rivolto al Comune e una targa non casuale: “Cittadino Bo 6-1-0”. E’ l’originale protesta messa in campo questa mattina da un commerciante di via Zamboni, nel pieno centro di Bologna, per segnalare le difficoltà incontrate dai fornitori per muoversi nella zona e la carenza di stalli per il carico-scarico. “Gentile accertatore, gentile vigile– recita il cartello appesso sul finto scooter- ho parcheggiato qui temporaneamente mentre cerco a piedi gli appositi spazi“. Non manca un altro cartello con la scritta “Collaborare è Bologna”, cioè lo slogan scelto dal sindaco Virginio Merola per il recente tour nei quartieri.
L’ideatore dell’installazione è Graziano Bottura, che insieme alla moglie gestisce “Il banco del pane” all’inizio di via Zamboni, a pochi passi dalle Due torri. “Per non prendere la multa, i fornitori dovrebbero fermarsi in via San Vitale oppure in piazza Rossini, dove c’è un solo stallo”, spiega Bottura, dopo aver rialzato la ‘moto’ caduta a terra tra gli sguardi incuriositi e le foto dei passanti. Una volta parcheggiato, ai fornitori tocca fare avanti e indietro per 400 o 500 metri con pane, surgelati e tutto quello che serve. Giusto per velocizzare e semplificare il lavoro della gente che paga le tasse”, lamenta il commerciante.

Bologna “rischia di diventare un labirinto di strade cieche”, per Bottura, ma bisognerebbe “ragionare di più da subito prima di mettere i fittoni”, come quelli che chiudono l’accesso a via Zamboni. Quantomeno, spiega Bottura, in questi giorni di fronte al suo negozio (proprio dove il commerciante ha deciso di “parcheggiare” la Vespa di cartone) sono apparsi dei nuovi cartelli con informazioni più dettagliate per la viabilità e il parcheggio: “Peccato però che ci sia scritto ‘sosta consentita solo negli appositi spazi’, quando di appositi spazi non ne esistono“.
Da qui la decisione di mettere letteralmente in piazza le proprie ragioni, “per lanciare un messaggio ai nostri assessori che, come si sa- chiosa Bottura, con un sorriso- ci rispondono sempre subito…”.

di Maurizio Papa, giornalista professionista


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