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Il Mes spacca la maggioranza, Boccia: “Governo andrà avanti solo se avrà visione comune”

Il 9 il voto dell'aula, M5s e Pd ancora divisi: il governo potrebbe non avere i numeri. Delrio: "Per noi punto ineludibile"

Pubblicato:04-12-2020 12:49
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:42

conte
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ROMA – Aria di crisi nel governo. Le parole del fondatore del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo, che questa mattina ha ribadito la sua contrarietà al Mes in un lungo post dal titolo ‘Non vi incaponite, la Mes è finita’, non sono piaciute al Partito Democratico.

A replicare a Grillo è il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, che, a Coffee Break su La7, usa parole che sanno di ultimatum: “Il Governo rischia di cadere sul Mes? Il Governo e il Parlamento hanno il dovere di assumersi le proprie responsabilità. L’esecutivo va avanti finchè c’è una maggioranza che ha una visione comune, come quella di avere una visione europeista, quindi dobbiamo confrontarci su che visione comune abbiamo. Altrimenti sarebbe il caso che le forze politiche si guardino in faccia e facciano le loro scelte”.

Il voto sulla risoluzione del governo per l’accordo sulla riforma del Mes- e non sulla sua attivazione- arriverà in aula il 9 dicembre. Al momento, però, con il M5s che si è defilato la maggioranza non sembra avere i numeri.


Partito Democratico e Italia Viva, infatti, speravano nel soccorso di Forza Italia ma le parole del senatore Renato Schifani sembrano chiudere definitivamente a quest’opzione: “Se in Senato la maggioranza non avrà i voti sulla risoluzione per il Mes non riceverà certo l’aiuto di Forza Italia. Un governo che non è unito sulla politica estera non può occuparsi delle vicende del Paese: in questo senso non possiamo che condividere la preoccupazione del Quirinale che filtra sui quotidiani di oggi”.

“Per quanto ci riguarda- aggiunge Schifani- ribadiremo la nostra posizione: siamo favorevoli al Mes sanitario, purché privo di condizionalità, mentre siamo contrari ad affidare a un organismo tecnico, che sfugga quindi al controllo del Parlamento europeo e della Commissione di Bruxelles, poteri di controllo e ristrutturazione del debito dei singoli Paesi che fanno ricorso al Mes”.

MES. DELRIO: PER NOI INELUDIBILE, A RISCHIO MAGGIORANZA AL SENATO

La revisione del Mes è un cambiamento in meglio di questo strumento, costringe ad una maggiore solidarietà, fa un passo verso l’Unione bancaria ed il mercato unico dei capitali, in sostanza verso un’Europa più politica, più forte ed anche più solidale. Il Mes è uno strumento che si può decidere di utilizzare o meno, ma se dopo aver fatto attendere un anno l’Europa, ora l’Italia non dovesse procedere rischia di perdere la sua credibilità”. Così il capogruppo democratico alla Camera Graziano Delrio a Radio InBlu.

“Il fatto che alcuni parlamentari non intendano accettare questa modifica – aggiunge Delrio – mette a rischio la maggioranza, soprattutto al Senato. Noi siamo sempre disposti a mediazioni e a tenere unita la maggioranza ed il governo ma non è possibile che non si vada avanti, per noi è un punto non eludibile. Credo quindi che ci voglia ragionevolezza, l’Italia che grazie a questa maggioranza ha ritrovato credibilità in Europa ora non può rischiare di perderla”.

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