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Dove sta il Kashmir? Cercatelo sulle banconote

Nella regione contesa si vota. Con i mitra spianati, mentre le grandi potenze litigano

Pubblicato:04-12-2020 11:50
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:42

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ROMA – Accanto a cumuli di neve, sullo sfondo il minareto e la cupola bianca della moschea di Hazratbal, poliziotti e paramilitari con i mitra spianati. Cartolina da Srinagar, il capoluogo del Kashmir, regione tagliata dalle montagne e spaccata da un conflitto ultradecennale. La tensione, riferiscono le cronache, è alta: fino al 19 dicembre si vota per i consigli locali e, dopo l’abolizione dell’autonomia da parte del governo nazionalista dell’India, i separatisti hanno minacciato battaglia. La questione è seria. E pure semiseria, a giudicare dalle ultime schermaglie diplomatiche tra India e Pakistan, le potenze nucleari che si contendono la regione. Di mezzo c’è finita l’Arabia Saudita, ospite virtuale dell’ultimo vertice del G20. È stata criticata da New Delhi perché sui tagli celebrativi da 20 riyal con le mappe delle grandi potenze il Kashmir è stato “rappresentato in modo gravemente scorretto”, come entità a sé, invece che come parte del territorio dell’India. La protesta dell’ambasciatore di New Delhi ha confermato che nel subcontinente la questione delle mappe è presa sul serio: legge alla mano, chi sbaglia a disegnare rischia tre anni. A prendersela con l’Arabia Saudita, però, è stato anche il Pakistan. L’arcinemico dell’India, che sul Kashmir aveva già chiesto maggior sostegno ai “fratelli musulmani” di Riad, si è risentito per un altro angoletto delle banconote: sui 20 riyal le regioni dell’Azad Kashmir e del Gilgit-Baltistan, sotto il controllo di Islamabad, non compaiono affatto.

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