ROMA – “La nostra riforma dal primo gennaio diventa legge. Su questo non discutiamo. Se il Pd poi vuol votare una legge con Salvini e Berlusconi per far tornare la prescrizione com’era ideata da Berlusconi sara’ un Nazareno 2.0, ma non credo avverra’”. Lo dice Luigi Di Maio al Gr1 su Radio1 Rai.
“Ci risiamo. Ancora una volta siamo sotto attacco sulla riforma della prescrizione. E, ancora una volta, stentiamo a comprenderne le ragioni”. Cosi’ il M5s sul Blog delle stelle. “L’Anm (Associazione nazionale magistrati) ha, da ultimo, dato il suo sostegno alla norma Bonafede- aggiungono-. Diversi magistrati di alto lignaggio hanno tutti parlato di una legge che serviva all’Italia per metterla al pari degli altri Stati e smentiscono ogni previsione apocalittica a proposito della sua entrata in vigore. La sostengono i familiari delle vittime che, seppur non riguarderà i loro casi, non vogliono che la beffa che è capitata (o può capitare) a loro, possa accadere ad altri. La sostengono, anche a leggere diversi sondaggi d’opinione, la grande maggioranza degli italiani”.
Quindi, proseguono i 5 stelle, “perché tutto questo astio per una legge che dice una cosa chiara e semplice? Una volta che lo Stato emette una sentenza (in nome del popolo italiano, è bene ricordarlo) a quel punto bisogna arrivare fino in fondo, dare una risposta di giustizia, qualunque essa sia. Stanno tutti a parlare della prescrizione e a nessuno importa che i cittadini continuino ad avere processi lunghi. Di questo non importa a nessuno, tranne al MoVimento 5 Stelle che ha già pronta una riforma che – con interventi mirati – porta il tetto del processo penale a 4 anni per tutti e tre i gradi di giudizio (tre anni una volta a regime, dopo due anni dall’entrata in vigore)”.
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