NEWS:

Nichi Vendola: “Ora Tobia è a tutti gli effetti mio figlio”

Oggi è arrivata la sentenza definitiva del Tribunale di Roma

Pubblicato:04-12-2018 18:34
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:52
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – “Tobia è sempre stato mio figlio, ma il tribunale di Roma mi ha riconosciuto l’adottabilità e quindi da ora in poi porterà anche il mio cognome”, spiega raggiante, in un’intervista esclusiva a ‘Chi’ in edicola da mercoledì 5 dicembre, Nichi Vendola, che tre anni fa scelse di avere un figlio insieme al suo compagno Ed Testa mediante la gestazione per altri in California.

“Per me e il mio compagno è innanzitutto una grande gioia. Poi, certo, è anche una battaglia vinta. Le polemiche sono state frutto di ignoranza, di superficialità, di volgarità. Viviamo nell’epoca degli odiatori seriali. Che cosa diremo a Tobia quando sarà grande? In realtà lui conosce sia la donna che ci ha donato l’ovulo sia la donna che lo ha portato in grembo. Ci scambiamo foto, video e telefonate. Mio figlio saprà tutta la verità su come è venuto al mondo“.

E l’ex governatore della Puglia racconta riguardo all’infarto che lo ‘ha colpito poco tempo fa: “In un soffio la morte può invadere la tua casa. Per fortuna posso raccontarlo! Da questo episodio ho imparato a darmi tempo, a non correre, a governare con più saggezza le mie emozioni. Tobia? Pensava fossi in viaggio, ma si è spaventato ugualmente e quando sono tornato a casa dall’ospedale non smetteva più di baciarmi. Ma lui è sempre stato la mia priorità a prescindere da questo”.


“PADRE ANCHE PER IL DIRITTO, CONTINUO A LOTTARE”

Nichi e il suo compagno con gli avvocati Cathy la Torre e Michele Giarratano

Nichi Vendola padre anche per il diritto italiano. “Questa immagine- dice Vendola postando una foto su twitter- rappresenta un fotogramma indelebile. Con i miei avvocati Cathy Latorre e Michele Giarratano al Tribunale dei Minori di Roma dopo la sentenza di adozione di nostro figlio Tobia Testa Vendola. La gioia di essere padre anche per il diritto non mi fa dimenticare che bisogna ancora lottare per diritti pieni delle nostre famiglie. Con questo impegno io Ed e Tobia – conclude Vendola – ringraziamo tutti e tutte per l’enorme affetto di cui ci sommergete in queste ore”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it