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Ilva, ecco il nuovo decreto del Governo

ROMA - "Abbiamo varato un decreto legge

Pubblicato:04-12-2015 14:52
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:40

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taranto ilvaROMA – “Abbiamo varato un decreto legge che accelera la cessione a terzi dei complessi aziendali del gruppo Ilva“. In particolare “fissa al 30 giugno 2016 il termine per il completamento dell’operazione per il trasferimento a terzi, una nuova compagine societaria che consenta di dare futuro stabile di prospettiva industriale e risanamento ambientale Ilva“. Si aggiunge a cio’ “uno stranziamento di 300 milioni che facilitera’ il percorso di transizione”. Claudio De Vincenti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, lo dice in conferenza stampa a Palazzo Chigi al termine del Cdm.

GALLETTI: PIANO RISANAMENTO POTRA’ CAMBIARE, E SLITTA A 31/12 – “La parte ambientale resta un elemento determinante del salvataggio dell’Ilva“. Da questo punto di vista “la posticipazione del termine di realizzazione del piano anbientale dal 4 agosto al 31 dicembre e’ dovuta dal fatto che il piano che presentera’ l’aggiudicatario potra’ portare modifiche al piano ambientale” esistente. Gian Luca Galletti, ministro dell’Ambiente, lo dice nella conferenza stampa a Palazzo Chigi seguita al Cdm. Modifiche che pero’ avverranno “con le stesse procedure della formazione del piano ambientale”, rassicura Galletti. Ad ogni modo gia’ “oggi l’Ilva rispetta tutte le Best available technics e i limiti di emissione europei”, conclude il ministro dell’Ambiente.

GUIDI: AGGIUDICATARIO PUÒ PRESENTARE NUOVA AIA E PIANO AMBIENTALE – “Abbiamo disposto il 30 giugno come data ultima per la scelta di un soggetto aggiudicatario che verra’ valutato e scelto attraverso una procedura di evidenza pubblica per arrivare a una cessione degli asset del complesso Ilva attualmente in anninistrazione straordinaria”. Federica Guidi, ministro dello Sviluppo economico, lo ribadisce in conferenza stampa a Palazzo Chigi al termine del Cdm. “Questo per dare una accelerazione a una soluzione di rilancio industriale del gruppo Ilva“, spiega Guidi. Cio’ detto, “per accompagnare e sostenere questa accelerazione sono disposti 300 milioni di finanziamento- ripete Guidi- abbiamo previsto anche che il soggetto aggiudicatario, che verra’ valutato anche in base alla bonta’ del piano industriale che presentera’ e selezionato con criteri di trasparenza dal punto di vista anche della proposta ambientale, nel momento in cui presentera’ il nuovo piano industriale che verra’ valutato potra’ presentare un nuovo piano Autorizzazione integrata ambientale (Aia) che verra’ valutato con la stessa procedura adottata nella valutazione dell’Aia oggi esistente”. Aia che oggi “rimane in vigore e che viene omogeneizzata nei termini al 31 dicembre 2016- dice il ministro- nel senso che una serie di scadenze oggi previste, anche proprio in virtu’ di questa scelta di accelerazione della procedura di evidenza pubblica”, si e’ “deciso di procrastinare di pochi mesi, al 31 dicembre 2016 per consentire, nelle more della procedura di aggiudicazione, la presentazione di un nuovo piano industriale che dovra’ essere raccordato per quel che riguarda le necessita’ dell’Aia a quello vigente rispetto a eventuali modifiche”.


OGGI RISPETTA TUTTI LIMITI EMISSIONI UE – “A tutt’oggi l’Ilva rispetta tutte le Best available technics (Bat), all’Ilva di Taranto sono rispettati tutti i limiti di emissione europei”. Gian Luca Galletti, ministro dell’Ambiente, lo dice nella conferenza stampa a Palazzo Chigi seguita al Cdm. “Non solo- aggiunge Galletti- il piano di ambientalizzazione prevedeva degli step intermedi, uno di questi e’ la realizzazione dell’80% delle prescrizioni entro il 31 luglio 2015. Oggi possiamo dire con certezza, in quanto certificato dall’Ispra, che quel primo step e’ stato rispettato”. E allora, “resta in vigore quel piano con la possibilita’ di rivederlo alla luce del nuovo piano industriale e finanziario che il soggetto aggiudicatario presentera’”, precisa il ministro. Con la collega allo Sviluppo economico Federica Guidi, comunque, “c’e’ un punto di intesa molto forte, cosi’ e’ dall’inizio”, conclude Galletti.

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