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G7 Urban, Piantedosi: “Una dimensione urbana per affrontare le transizioni”

Il ministro dell'Interno nella dichiarazione finale del G7 Sviluppo urbano sostenibile

Pubblicato:04-11-2024 17:37
Ultimo aggiornamento:04-11-2024 17:52
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di Marta Tartarini e Alessandra Fabbretti

ROMA – “Il preambolo del comunicato individua fin da subito la questione chiave: le aree urbane sono il contesto territoriale privilegiato in cui le sfide globali e più gravose della nostra epoca, vale a dire sfida ecologica, demografica e digitale, subiscono una forte accelerazione”. Così il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi nella dichiarazione finale del G7 Sviluppo urbano sostenibile.

Per il ministro “è necessario superare la logica che vede la politica urbana come un fatto residuale o come la composizione di tanti approcci settoriali. Una politica urbana integrata rappresenta, infatti, la dimensione più corretta per affrontare in modo coordinato le sfide poste dalle tre transizioni globali“.


Nella riunione si è voluto evidenziare “la centralità delle città e dei territori come soggetti ‘attivi’ nella definizione delle politiche urbane territoriali e nazionali. Abbiamo anche sottolineato il valore aggiunto di una governance ‘multilivello’, in cui i territori e i diversi ambiti di intervento, siano essi locali, intermedi e nazionali, possono collaborare per definire le strategie di sviluppo urbano e individuare metodologie e strumenti efficaci”, chiude il ministro.

PIANTEDOSI: “SMART CITY E IA PER RISPONDERE ALLA SFIDE”

Abbiamo evidenziato le priorità d’azione che riteniamo necessarie e più idonee per rispondere alle sfide che la transizione ecologica, i cambiamenti sociodemografici e la rivoluzione digitale ci stanno imponendo”. Così il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, nella dichiarazione finale del G7 Sviluppo urbano sostenibile che si chiude oggi.

Il ministro ricorda “alcuni dei temi di maggior interesse: l’uso sostenibile delle risorse; la riqualificazione energetica nelle aree urbane; la questione dell’abitare, incluso il diritto alla casa; la cultura come strumento di sviluppo economico e integrazione sociale; la pianificazione e gestione delle smart city, e con esse i temi dell’intelligenza artificiale e delle piattaforme per la gestione dei dati”.

G7 URBAN. FOCUS SU TRANSIZIONI ECOLOGICA, DEMOGRAFICA E DIGITALE

Si è concluso oggi, presso Palazzo Altemps, a Roma, il vertice del G7 dedicato allo Sviluppo urbano sostenibile, presieduto dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi con il coordinamento delle sessioni bilaterali da parte del sottosegretario di Stato Wanda Ferro. Il confronto tra i ministri competenti dei Paesi del G7 e le istituzioni internazionali coinvolte, come informa la nota di chiusura dall’evento, si è focalizzato sulle politiche urbane da adottare per affrontare le sfide poste dalle transizioni ecologica, demografica e digitale.

Tra le personalità accolte a Palazzo Altemps da Piantedosi e da Ferro, i ministri dei Paesi del G7, il commissario europeo con delega specifica, i rappresentanti dell’Ocse, della Banca europea per gli investimenti e di Urban7, l’organismo di coordinamento delle città dei Paesi G7.

Durante il vertice, i ministri del G7 e i loro ospiti hanno avuto l’opportunità di discutere una serie di temi cruciali per il futuro delle città, quali l’adozione di pratiche innovative per la riduzione delle emissioni inquinanti, l’impiego di risorse energetiche rinnovabili e lo sviluppo di città più inclusive, orientate verso modelli di crescita sostenibile, in linea con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. In questo contesto, l’Ocse ha presentato i risultati delle sue analisi sulle migliori pratiche in ambito di politiche urbane, offrendo una base per un confronto costruttivo tra le delegazioni.

A conclusione dei lavori la Dichiarazione della presidenza italiana, frutto del lavoro tra i Paesi membri, ha delineato le azioni congiunte future per promuovere uno sviluppo urbano sostenibile, sintetizzando le principali sfide e gli impegni condivisi dal G7, punto di partenza per le future presidenze del G7, con un’attenzione particolare alla prossima Presidenza canadese del 2025.

“Abbiamo affrontato in continuità con le precedenti presidenze, quella tedesca nel 2022 e quella giapponese nel 2023, i temi delle città resilienti, città net zero, città circolari e non clima-alteranti, città giuste e inclusive, città digitali e intelligenti. La Dichiarazione racchiude e sintetizza i principali impegni condivisi nell’ambito di ogni tematica affrontata, pur conservando una coerenza con quelle adottate negli anni precedenti, presenta diversi elementi di novità”, le parole di Piantedosi al termine del vertice del G7.

Il gruppo di lavoro G7 Urban, quest’anno sotto la presidenza italiana e coordinato dal dipartimento per le Politiche di coesione e per il sud della presidenza del Consiglio dei ministri, grazie all’esperienza del dipartimento nella programmazione di piani e strategie urbane nell’ambito della politica di coesione europea e nazionale, e al suo impegno nel lavoro preparatorio per l’elaborazione di politiche innovative, ha esaminato le politiche nazionali sullo sviluppo urbano, discutendo le modalità con cui i diversi paesi affrontano le sfide del cambiamento climatico, dell’economia circolare, della mobilità sostenibile, nonché dell’edilizia e dell’inclusione abitativa.

“Abbiamo ritenuto significativo chiudere con un impegno ad attivare, individuandole, delle possibili azioni comuni. Si tratta di un primo impegno concreto ad andare oltre le affermazioni di principio. Si riconosce come i nostri 7 paesi sperimentino sfide comuni, ma offrano spesso risposte diverse, legate alle specificità locali”, ha concluso Piantedosi.

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