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VIDEO | Migranti, Piantedosi: “Nuova nave in Albania quando ci saranno le condizioni”

Il ministro dell'Interno si dice "fiducioso" che il nuovo decreto sui Paesi sicuri possa superare la decisione del tribunale di Roma

Pubblicato:04-11-2024 17:21
Ultimo aggiornamento:04-11-2024 18:59

piantedosi
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ROMA – La nuova nave di migranti per l’Albania partirà “quando ci saranno le condizioni, quindi anche l’intercettazione di migranti in mare e il pre-screening, che individuerà le persone eleggibili per andare in Albania”. Lo ha dichiarato il ministro dell’interno Matteo Piantedosi, intervistato dai cronisti a margine della conferenza stampa di chiusura del G7 Sviluppo urbano sostenibile a Roma. Stando ad alcune fonti di stampa, la nave Libra della Marina militare sarebbe già nel canale di Sicilia e dovrebbe portare nuovi migranti all’hotspot di Shengjin tra mercoledì e giovedì.

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“FIDUCIOSI NEL DL SUI PAESI SICURI”

“Se non fossimo stati fiduciosi che il nuovo decreto sui Paesi sicuri possa superare la decisione del tribunale di Roma di non convalidare il fermo dei migranti nei centri in Albania, non lo avremmo fatto”. Questa la replica ai cronisti del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, in merito al Protocollo Italia-Albania. Il primo gruppo di 12 cittadini egiziani e bengalese portati nel centro di trattenimento di Gjader, in Albania, è stato riportato in Italia per decisione del Tribunale di Roma. Qualche giorno dopo il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto che stabilisce la lista dei “Paesi sicuri”, ossia quelli dove poter rimpatriare i cittadini stranieri per scongiurare nuovi stop da parte della magistratura.


Sono convinto che le questioni giudiziarie si risolvano attraverso i percorsi giudiziari” ha detto Piantedosi. “Abbiamo anche delle impugnazioni in Cassazione su cui una decisione arriverà relativamente presto. Tutte le questioni di diritto sono opinabili in ambito giudiziario. Quindi se sarà necessario ci saranno le sedi opportune, anche se non credo che questo accadrà”.
Il ministro, al termine della riunione del G7 Sviluppo urbano sostenibile, ha aggiunto: “Ci sono delle nazionalità che permettono di usare questo meccanismo. Sono quelle previste. Ma chiaramente le partenze non le decidiamo noi”.

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