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VENEZIA – “È oramai evidente che ci troviamo di fronte a una vera e propria ‘banda del Prosecco’ che sta seminando timore e preoccupazione tra le decine di cantine già vittime di furti e spaccate. A tutti esprimo la mia solidarietà, mentre confido sull’incessante lavoro d’indagine delle nostre Forze dell’ordine. Mi auguro davvero che questi delinquenti abbiano vita breve”. Così il presidente del Veneto, Luca Zaia, a fronte di un fenomeno criminale che sta colpendo numerose Aziende del Prosecco nell’area della Docg. l’ondata di furti che ha colpito numerose aziende del Prosecco nell’area della Docg. L’ultimo colpo, in ordine di tempo, è quello avvenuto ai danni delle cantine di Sandro Bottega. Si tratterebbe di furti, commessi nel periodo della vendemmia, con caratteristiche molto simili, che gli inquirenti hanno definito furti ‘fotocopia’: una ventina, tutti nell’ultimo mese. I ladri in azione rubano i soldi, neanche tantissimi, ma non il vino. Solo che, per rubare, fanno gravi danni da scasso alle cantine, costringendo i produttori a ingenti spese per ripristinare la sicurezza.
Tra i vari produttori ‘di fama’ è stato colpito, quasi un mese fa, anche Franco Adami, il presidente della Docg. “Sono arrivati anche qui, andandosene con 1500 euro più 500 dollari in contanti, dimenticati in un cassetto dai viaggi”, aveva dichiarato Adami al Gazzettino. Ma “il problema, per me e per gli altri, sono i danni di scasso che provocano, ben superiori”. Dopo di lui è stata bersagliata a ripetizione la zona di Conegliano, in particolare con tre colpi in due notti, nelle cantine Biancavigna e Ca’ dei Falchi e Antica Quercia. L’ultimo ‘colpo’, poi, è quello alle cantine Bottega. Sulle colline patrimonio Unesco l’allerta è massima.
“Al fianco del lavoro delle Forze dell’ordine- aggiunge Zaia- credo sia utile anche un impegno civile da parte di tutti i cittadini: se si notano movimenti sospetti nelle vicinanze di un possibile obiettivo, si vedono auto sospette transitare, magari più volte, se ci si accorge che qualcosa di strano sta accadendo in una delle aziende, bisogna immediatamente chiamare i Carabinieri o la Polizia, facendo in modo che, magari grazie a una segnalazione tempestiva, possano cogliere i malviventi sul fatto”.
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