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A Roma zuppa di piselli gettata su un quadro di Van Gogh

Blitz degli attivisti di Ultima Generazione contro 'Il seminatore' esposto a Palazzo Bonaparte: "Il nostro è un grido disperato di paura". Sangiuliano: "Atto grave". La curatrice: "Nessun danno all'opera"

Pubblicato:04-11-2022 15:38
Ultimo aggiornamento:04-11-2022 17:40
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ROMA – Questa mattina a Palazzo Bonaparte a Roma, all’interno della mostra dedicata a Van Gogh, quattro attivisti di Ultima Generazione hanno gettato della zuppa di piselli sul vetro di protezione de ‘Il seminatore’, dipinto nel 1888 da Vincent Van Gogh. Identificata insieme agli attivisti anche Laura Lezza, fotografa presente a documentare sul posto l’azione. Lo fa sapere lo stesso gruppo di attivisti in una nota, che riporta anche le loro richieste: “Interrompere immediatamente la riapertura delle centrali a carbone dismesse e cancellare il progetto di nuove trivellazioni per la ricerca ed estrazione di gas naturale; procedere a un incremento di energia solare ed eolica di almeno 20 GW nell’anno corrente, e creare migliaia di nuovi posti di lavoro nell’energia rinnovabile, aiutando gli operai dell’industria fossile a trovare impiego in mansioni più sostenibili”.

Quello degli attivisti non è vandalismo ma “un grido disperato di paura, giustificata dagli allarmi alzati da decenni dalla scienza- prosegue la nota-. Il quadro, protetto da un vetro, come era nelle intenzioni dei cittadini non ha riportato danni. Non vandalismo violento, bensì manifestazione di un amore profondo per la vita e per l’arte, che solo attraverso un intervento serio e tempestivo dei Governi possono essere tutelate. Per questo motivo le azioni dirette nonviolente proseguiranno, finché i cittadini non avranno risposte dal proprio Governo sulle istanze di stop al gas e al carbone e di un deciso investimento nelle rinnovabili”.

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SANGIULIANO: “ATTO GRAVE, SI PROTESTA CON LIBRI E VOLANTINI”

La protesta ambientalista a Roma contro il quadro di Van Gogh è stato “un atto molto grave” e ora saranno i Carabinieri ad accertare “la vera volontà” delle quattro ragazze di Ultima generazione. In ogni caso ci sono altri modi per protestare: “Volantini, manifesti, ospuscoli, libri”. Lo dice il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, arrivato a palazzo Bonaparte dove stamattina quattro attiviste per il clima hanno gettato della minestra contro la teca del ‘Seminatore’ di Van Gogh.


Sangiuliano ricorda che “noi siamo un Paese democratico che disciplina e rende possibili tutte le forme di protesta. Chi vuole protestare per l’ambiente, che è una cosa che sta a cuore anche alla mia persona e ed è una cosa che dovremmo tutelare quotidianamente tutti quanti, lo si può fare e lo si è fatto tantissimo attraverso libere manifestazioni, diffusione di volantini, manifesti, opuscoli, libri. Ci sono tante modalità per esprimere la propria però non si può danneggiare un’opera d’arte importante, di un grande autore. Quindi questo atto non va bene”.

Adesso, prosegue il ministro della Cultura, “la giustizia farà il suo corso, i Carabinieri accerteranno i fatti e le modalità, quale era la vera volontà. Per fortuna l’opera era protetta bene. Mi riempie di gioia il fatto che non sia stata seriamente danneggiata. Noi dobbiamo impegnarci affinché queste cose non accadano ma soprattutto facendo capire a questi giovani che non è assolutamente questo il modo di esprimere delle idee che possono avere anche un loro fondamento”, conclude Sangiuliano.

CURATRICE MOSTRA VAN GOGH: “NO DANNI, GESTO DISCUTIBILE”

“Nessun danno” al Van Gogh imbrattato a Roma dalle ambientaliste di Ultima generazione, il movimento che lotta contro l’inquinamento e il cambiamento climatico. Allegra Getzel, responsabile Arthemisia per la mostra sul grande pittore olandese in corso a Roma a palazzo Bonapoarte, spiega che stasera sarà nella capitale una restauratrice per valutare eventuali danni al dipinto, che al momento non sembra presentarne.

COSA È SUCCESSO

Ecco la ricostruzione del gesto di protesta: “Quattro ragazze entrate pagando il biglietto si sono unite a un gruppo di visitatori e approfittando del momento di affollamento della stanza hanno lanciato da dei barattoli cone quelli della marmellata una poltiglia, una specie di zuppa di verdura”, contro il dipinto ‘Il seminatore’ di Van Gogh, “poi si sono sedute a terra e incollate con le mani”. L’intervento dei Carabinieri, che hanno una stazione a qualche decina di metri dal museo, e le trattative hanno poi spinto le ragazze a scollarsi. Ora potrebbero essere identificate e denunciate. La mostra è stata sospesa per un po’ e il quadro rimosso. Dopo poco l’afflusso di visitatori è ripreso regolarmente. “A prima vista non sembra ci siano danni- osserva Getzel- mentre la cornice presenta qualcosa”. L’azione segue quelle uguali in altri musei d’Europa, “nonostante le maggiori misure che proprio per questo avevamo predisposto, ma non potendole perquisire di più non possiamo fare”. Come giudica il gesto? “Per quanto la causa è condivisa dai più, siamo altrettanto d’accordo che la modalità è altamente discutibile”.

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