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Afghanistan, l’Italia accoglie 1200 profughi con i corridoi umanitari

Il protocollo siglato oggi al Viminale. I profughi afghani arriveranno da qui a due anni

Pubblicato:04-11-2021 15:02
Ultimo aggiornamento:04-11-2021 18:29

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Foto d’archivio

ROMA – A quasi tre mesi dall’avvento dei talebani a Kabul, l’Italia si impegna ad accogliere 1.200 profughi dall’Afghanistan nell’arco di due anni attraverso l’apertura di corridoi umanitari dai Paesi limitrofi. A sancirlo, la firma di stamani al Viminale di un protocollo d’intesa promosso dalle organizzazioni della società civile con i ministeri di Interno ed Esteri e due agenzie delle Nazioni Unite (l’Agenzia per i rifugiati-Unhcr, e l’Organizzazione internazionale per le migrazioni-Oim).

Dai paesi limitrofi all’Afghanistan – principalmente Pakistan e Iran – i rifugiati arriveranno in legalità e sicurezza e saranno accolti in Italia attraverso la vasta rete dell’accoglienza messa a disposizione dalla Conferenza episcopale italiana (Cei), Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese Evangeliche italiane (Fcei), Tavola Valdese e Caritas Italia. Un modello già collaudato e ben consolidato da queste realtà sin dal 2016, che permette di identificare le persone, farle arrivare in sicurezza e poi integrarle nel tessuto sociale.
All’intesa siglata oggi dal titolo ‘Corridoi umanitari/Evacuazioni per l’Afghanistan’ si aggiungono l’Istituto nazionale delle popolazioni migranti per la promozione della salute (Inmp) e Arci nazionale.


In particolare, il governo italiano si fa carico del trasporto in aereo di tutti i profughi nell’arco di 24 mesi. Quanto all’accoglienza, 400 rifugiati saranno responsabilità del Viminale, 300 di Caritas e Cei, 200 di Sant’Egidio, 200 di Fcei e Tavola Valdese e 100 di Arci. A oggi non è stata ancora stabilita una data precisa per il primo arrivo dei profughi, ma la previsione e di cominciare con il prima possibile.

Arci, grazie alla disponibilità di famiglie dei Circoli rifugio, si impegna ad accogliere prevalentemente donne sole o sole con bambini, attivisti dei diritti umani, giornalisti, minori non accompagnati e persone Lgbt.

LAMORGESE: “COI CORRIDOI PUNTIAMO A 2 MILA PROFUGHI”

“La firma di questo protocollo è un momento importante che dà il senso della squadra tra pubblico e privato. Auspico si arrivi a 2 mila profughi dall’Afghanistan“. Così la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese in conferenza stampa al Viminale seguita alla firma del protocollo ‘Corridoi umanitari/Evacuazioni per l’Afghanistan’.

Lamorgese continua: “Non tutti i Paesi hanno la propensione dell’Itallia all’accoglienza e ai diritti umani. Sono temi sensibili a volte utilizzati anche come propaganda”. Ma dallo scoppio della crisi afghana “abbiamo già portato coi ponti aerei dall’Afghanistan 5mila persone, a cui ora se ne aggiungono 1200 e spero si arrivi a 2mila. Il popolo afghano soffre- evidenzia la titolare del Viminale- e sembra che i diritti vengano cancellati, come quelli delle donne. Vedo l’Europa più solidale e partecipativa ma non posso non dire che sui flussi migratori che stiamo vivendo – con interventi di salvataggio delle ong al largo della Libia – è ingiusto che il carico tocchi solo all’Italia. In questo momento di pandemia, viviamo anche difficoltà operative”. Quindi, ha assicurato la ministra, “a Bruxelles continuerò a insistere per una corretta redistribuzione delle persone e delle responsabilità”.

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