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De Benedetti: “Se Berlusconi va al Quirinale restituisco il passaporto. Meloni premier? Impossibile”

L'imprenditore ed editore spinge per la conferma del tandem Mattarella-Draghi. Sull'ipotesi Meloni a palazzo Chigi: "L'Europa non ce lo lascia fare". E su Renzi: "Non è una persona seria"

Pubblicato:04-11-2021 10:15
Ultimo aggiornamento:04-11-2021 10:17

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ROMA – “Se il Parlamento impazzisse e decidesse di eleggere Berlusconi al Quirinale, io rendo il mio passaporto al ministero degli Interni. Sarebbe una cosa indegna“. Lo dice Carlo De Benedetti, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7. A proposito del prossimo presidente della Repubblica, l’imprenditore ed editore liquida la proposta del ministro Giorgetti di un “semipresidenzialismo de facto” con Draghi Capo dello Stato che “continua a guidare il convoglio dal Colle”. Quella del ministro leghista, afferma De Benedetti, “mi sembra più che altro un’autocandidatura a fare il presidente del Consiglio. Io sono dell’opinione che Draghi non debba andare al Quirinale, ma in uno stato di emergenza che si prolungherà oltre il 31 dicembre e una situazione economica ancora da consolidare, avendo due fuoriclasse come Draghi e Mattarella, perché non approfittarne?”.

“PROSEGUIRE CON DRAGHI E MATTARELLA”

“So che torcere un po’ la Costituzione può lasciare qualche conseguenza – continua De Benedetti – ma io dico: abbiamo due persone outstanding, il presidente del Consiglio e il presidente della Repubblica: lasciamole lavorare. Se le forze politiche concordassero su Sergio Mattarella alla prima votazione, il presidente non potrebbe non accettare, penso”. Inoltre, “nel segreto dell’urna questo Parlamento non voterebbe Draghi perché vorrebbe dire tornare a casa e rinunciare alla pensione. Ci sono persone che vengono dal nulla e tornerebbero nel nulla”, fa notare l’imprenditore.

“DRAGHI HA PORTATO COMPETENZA, È PREPARATO E MOLTO PAZIENTE”

“Draghi ha portato la competenza. Dalla cretineria dell’uno vale uno è arrivata la competenza, che ha spiazzato tutti. Abbiamo un uomo preparatissimo, democratico, competente e gentile – spiega De Benedetti a proposito del premier -. Io avrei perso la pazienza venti volte al suo posto, lui è un uomo paziente. E ha fatto delle ottime scelte delle persone come la Melloni ai servizi, Fuortes come amministratore delegato della Rai, Figliuolo…”.


“L’EUROPA NON CI LASCERÀ ELEGGERE MELONI PREMIER”

“Consigli a Matteo Renzi ne ho dati tanti, lui non ne ha seguito praticamente nessuno… Ma ho perso la speranza, perché Renzi non è una persona seria. Se fai il senatore, devi fare il senatore, non andare in Arabia Saudita o occuparti di società russe”. Questa l’opinione di Carlo De Benedetti sul leader di Italia Viva, mentre Enrico Letta, “è sicuramente una persona per bene e seria, però non ha la caratura del leader“.

Infine, sull’ipotesi che Giorgia Meloni diventi la prima premier donna, dato che Fratelli d’Italia continua a essere in testa ai sondaggi, De Benedetti è netto: “Non succede, perché l’Europa non ce lo lascia fare. Votano gli italiani, è vero, ma gli italiani votano secondo ciò che gli conviene”, conclude l’imprenditore.

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