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Sandra Zampa: “Ordinanza con le Regioni nelle prossime ore, Speranza in ufficio a lavorare”

La Lombardia dovrebbe essere tra le regioni 'rosse', "ma aspettiamo l'ordinanza del ministro", dice la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa

Pubblicato:04-11-2020 18:52
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:11

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ROMA – “L’ordinanza che indicherà le Regioni con colore rosso uscirà stanotte, comunque ad ore: le aree che avranno più restrizioni saranno indicate dal ministro della Salute Roberto Speranza, che ho visto poco fa nel suo ufficio al lavoro su questo. Non ho l’elenco delle Regioni ‘zone rosse’, la Lombardia sembrerebbe avere le caratteristiche per rientrarvi ma attenzione, aspettiamo l’ordinanza del ministro per dare conferme“. Lo ha detto il sottosegretario Sandra Zampa, ospite al ‘Tg zero’ su Radio Capital.

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“DOMANI SARÀ UN GIORNO DI TOLLERANZA”

“La comunicazione con i cittadini deve sempre accompagnare l’azione di governo, verrà però data notizia nei tg per poter dare corrette indicazioni. Questo significa che domani sarà un giorno di tolleranza. Il Dpcm in ogni caso vale al momento in cui viene pubblicato in Gazzetta ufficiale. È tuttavia da considerare che l’automatismo che si mette in piedi è delicato, come ha ricordato Rezza poco fa in conferenza stampa: i 21 indicatori con cui vengono indicate le zone forniscono quindi un mix utile ad agire. Tra queste il numero delle Rsa che hanno riscontrato casi di positivi, il numero dei giorni dai primi sintomi dei casi rintracciati, tra gli altri indicatori, e questo perchè serve fare una valutazione più ampia possibile. Per questa ragione il ministro Speranza sta sentendo per la settima, ottava volta i presidenti di Regione, per quanto i dati sono in possesso delle stesse Regioni”, ha aggiunto Zampa.


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“Rispetto ad un caso Calabria- conclude Zampa-, per cui sembra che siano stati cancellati alcuni dati sui posti occupati in terapia intensiva, spero che non sia vero perché si tratterebbe di una manomissione, un taroccamento dei dati di cui devi rispondere”.

E ancora: “È giusto rispetto anche alle ‘zone rosse’ lasciare aperti i parrucchieri, per quanto durante il lockdown mi sono impegnata a farmi i capelli da sola. È giusto perché non si interrompe l’attività dell’esercente”.

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