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Cori razzisti contro Balotelli, il capo degli ultras del Verona: “Non sarà mai italiano”

Il calciatore replica: "Qua state impazzendo...". Martella su Castellini: "Sfida la Commissione Segre", Bellanova: "È un razzista arrogante"

Pubblicato:04-11-2019 12:32
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:55
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ROMA  – “Balotelli è italiano perché ha la cittadinanza italiana, ma non potrà mai essere del tutto italiano“: queste le parole di Luca Castellini, capo ultra del Verona, pronunciate in una radio locale in cui era intervenuto per commentare i ‘buu‘ razzisti con cui il calciatore era stato accolto allo stadio durante la partita Verona-Brescia. Parole che, prevedibilmente, hanno causato una forte indignazione. Al momento Castellini ha sospeso il suo account facebook, in cui anche il suo ultimo post era offensivo e razzista verso il calciatore del Brescia. 

Balotelli è intervenuto sulla vicenda dal suo profilo Instagram, dove ha postato le dichiarazioni di Castellini e le ha così commentate: “State impazzendo. Svegliatevi ignoranti, siete la rovina”. Balotelli ha anche aggiunto: “Però quando Mario faceva e vi garantisco farà ancora gol per l’Italia vi sta bene vero?“. 


COSA HA DETTO CASTELLINI

“Ci sara’ qualcuno che lo ha fatto… 7 o 10 persone”. E tireresti fuori dalla curva quelle persone? “Assolutamente no”. Lo dice Luca Castellini, capo tifoso dell’Hellas Verona, intervistato stamani a ‘Morning show’ su Radio Cafe’ sulla vicenda dei buu razzisti all’indirizzo del giocatore del Brescia Mario Balotelli, secondo l’audio pubblicato sul sito della radio.

Secondo Castellini, si da’ “per scontato che ci siano stati degli attacchi razzisti”, mentre “ieri come con il Milan due anni fa, abbiamo esultato, abbiamo battuto le mani a Mario. Difatti l’arbitro quando Balotelli ha buttato il pallone non si e neanche reso conto del perche’. E voi dovreste aspettare il giudice sportivo e vedrete che la curva del Verona non sara’ sanzionata”. Per il capo ultrà “quegli ululati li’ sono di 4 persone, io non ho sentito nessun ululato e lui li ha sentiti nella sua testa. Balotelli e’ un giocatore finito, ce lo abbiamo anche noi un negro e ha anche segnato ieri e tutta Verona gli ha battuto le mani. Balotelli, che e’ un giocatore finito, ha deciso ieri, spinto secondo me da qualcuno e qualcosa… e torniamo alla Commissione contro l’odio, a fare quella pagliacciata e a lanciare il pallone in curva. Balotelli l’anno prossimo non giocherà piu’ a calcio, andrà in tv a fare la primadonna e l’antirazzismo”.

E ancora: “Si infastidice perche noi a Verona gli cantiamo Mario, Mario e a lui gli girano i c… I buu si sentono da 4 persone, ma lui non ha sentito niente come non ha sentito l’arbitro. C’ha gli euro nel cervello Balotelli e ha voluto insultare e infamare Verona. Noi un giocatore forte di colore ce l’abbiamo avuto e lo abbiamo applaudito per tutta la partita”. ‘Negro?’ Osservano i conduttori del programma. “Certo- replica Castellini-, un negro, certo… che problemi ci sono? Non ho problemi. Mi viene a prendere la Commissione Segre se io chiamo uno negro? Vengono a suonarmi il campanello? Lo dite voi che non va bene dirlo, chi lo dice? Lo dice Mentana? Mentana non ha sentito un c… e quando verrà fuori che non ci sono stati” gli ululati, “Mentana avra’ qualche altra roba da sputare m…”. E ancora: “Noi abbiamo una cultura identitaria di un certo tipo, siamo una tifoseria che e’ dissacrante, che prende per il c… il giocatore pelato, quello con i capelli lunghi, il giocatore meridionale e il giocatore di colore, ma non lo fa con istinti politici o razzisti. E’ puramente folklore, si ferma tutto li’. Questo e’ folklore, è goliardia”. Infine i conduttori gli chiedono se considera Balotelli un italiano. “Balotelli secondo me e’ italiano perche’ ha la cittadinanza italiana ma non potra’ mai essere del tutto italiano. Io quando vedo la nazionale francese, che sono tutti neri, per me non e’ la nazionale francese”.

SALVINI: VALE PIù UN OPERAIO DELL’ILVA DI DIECI BALOTELLI”

“Con 20mila posti di lavoro a rischio Balotelli è l’ultima delle mie preoccupazioni. Ma proprio l’ultima, ultima, ultima, ultima, ultima. Razzismo e antisemitismo vanno condannati senza se e senza ma, non abbiamo bisogno di fenomeni. Vale più un operaio dell’Ilva di 10 Balotelli“. Così il segretario della Lega Matteo Salvini, durante una conferenza stampa al Senato convocata per parlare di Ilva, risponde a chi gli chiede delle parole del capo ultrà del Verona che ha insultato Mario Balotelli.

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L’INDIGNAZIONE DELLA POLITICA

“Le dichiarazioni rilasciate oggi dal capo ultras del Verona, Luca Castellini, sono sconcertanti per la loro spavalderia e dopo l’episodio di ieri al Bentegodi sono ulteriore testimonianza di quel mix tra xenofobia ed ideologia neonazista che invade una parte rilevante degli stadi italiani ed avvelena lo sport. Un fenomeno di fronte al quale lo Stato non può chinare la testa accettando per giunta gravissime sfide verbali alle istituzioni”. A dirlo il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’Informazione ed Editoria e Attuazione del Programma, Andrea Martella. “Fa rabbrividire il fatto che Castellini, animatore nel recente passato di feste ultras nel corso delle quali si inneggiava ad Adolf Hitler, Rudolf Hesse e svastiche, ora ribadisca le sue visioni aberranti e si permetta addirittura di duellare con la istituenda Commissione Segre. Se c’era ancora bisogno di una conferma sulla necessità di alzare un argine contro il fenomeno dell’odio, dell’intolleranza e del razzismo nel nostro Paese, ecco serviti gli scettici. Spero davvero- conclude Martella- che una volta per tutte ci sia una volontà bipartisan, senza distinguo, di combattere queste derive ideologiche e sociali di estrema gravità. Incompatibili con una democrazia moderna”.

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“Mario Balotelli è nato e cresciuto in Italia. Non è certo il colore della sua pelle a determinarne l’identità e il Paese di cui si sente cittadino. E d’altra parte non saprei quale identità dare a Luca Castellini, se non quella di un razzista arrogante. #HellasVerona”. Lo scrive su twitter Teresa Bellanova, ministra per le Politiche agricole.

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