ROMA – Ci sono quelli dedicati ai santi, come i cammini francescani, laureatani e benedettini. Quelli dedicati ai briganti come il sentiero che attraversa l’Aspromonte, e poi il cammino di Dante che attraversa i luoghi dove il sommo poeta visse in esilio e scrisse la Divina Commedia. E ancora, il sentiero della Pace che ripercorre luoghi e memorie della Prima guerra mondiale, la via Appia, la Francigena, la via degli Dei e il cammino di San Vicinio.
Sono in tutto 41 i percorsi e gli itinerari raccolti nel nuovo portale camminiditalia.it, già on line e voluto dal ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini.
Il sito rappresenta la prima mappatura ufficiale dei cammini d’Italia, un Atlante pensato come una rete di mobilità slow e come uno strumento per viaggiatori e turisti in cui si potrà scegliere la possibilità di muoversi lungo l’Italia a piedi, in bicicletta, a cavallo o con altre forme di mobilità dolce sostenibile, promuovendo una nuova dimensione turistica.
“Per molti anni i cammini sono stati trascurati o ignorati dalle istituzioni- ha detto Franceschini presentando il portale oggi a Palazzo Massimo- spiega Franceschini. Credo che chi ha responsabilità nella gestione della cosa pubblica debba decidere che cosa valorizzare. La scelta strategica è valorizzare tutta l’italia e accompagnare questo con la scelta di un turismo che arrivi in Italia per cercare l’eccellenza, il contrario di quello mordi e fuggi non educato a rispettare la bellezza e la fragilità del nostro Paese, che non può sopportare qualunque tipo di numero”.
Il ministro ha poi spiegato che gli anni dedicati ai Cammini (2016), ai Borghi (2017) e al Cibo (2018) “vanno in questa una direzione e adesso la scelta naturale è proseguire e proclamare il 2019 anno del Turismo lento“.
L’idea di realizzare un Atlante dei cammini d’Italia è nata proprio durante il 2016, quando è partito il lavoro congiunto di Stato, Regioni, Comuni, Enti locali, pubblico e privato per valorizzare 6.600 chilometri di cammini naturalistici, religiosi, culturali e spirituali che attraversano l’intero Paese, una fetta d’Italia poco conosciuta, ma fondamentale nell’offerta del turismo lento italiano.
Un comitato, composto da ministero, Regioni, Province autonome e Anci ha elaborato i criteri per ammettere nel portale dei Cammini i singoli itinerari proposti dalle Regioni stesse. In tutto 113 le proposte arrivate, 41 quelle selezionate.
Si tratta di uno strumento dinamico e in costante aggiornamento- ha spiegato il direttore generale Turismo del Mibact, Francesco Palumbo- tra gli undici requisiti necessari per rientrare nell’Atlante sono di particolare importanza la fruibilità dei percorsi, la segnaletica orizzontale e verticale, la descrizione online della tappa e i servizi di alloggio e ristorazione entro i 5 chilometri dal cammino, oltre alla manutenzione del percorso e la georeferenziazione“.
Non solo nuovi percorsi che potranno aggiungersi ai 41 cammini già raccontati e messi in rete, il portale si potrà integrare anche con una mappatura dei Borghi, a cui è dedicato il 2017. “Quello che stiamo presentando oggi è un tassello molto importante di una strategia attraverso cui stiamo tentando di ricostruire un approccio diverso sul turismo nel nostro Paese- ha aggiunto Giovanni Lolli, coordinatore commissione Turismo e industria alberghiera della Conferenza delle Regioni e Province autonome- l’esperienza dei Cammini ha avuto il merito di esaltare lo spirito collaborativo tra il Mibact e le Regioni in un rinnovato clima di confronto e crescita comune”.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it