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L’omaggio di Mattarella ai caduti di tutte le guerre: “Soldati, siate custodi dei nostri valori”

Il messaggio del Presidente della Repubblica cento anni dopo Caporetto

Pubblicato:04-11-2017 11:46
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:51

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ROMA – Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 4 novembre, Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate, si è recato all’Altare della Patria per rendere omaggio ai caduti di tutte le guerre.

Erano presenti il Presidente del Senato della Repubblica, Pietro Grasso, la Presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni, il Presidente della Corte Costituzionale, Paolo Grossi, il Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano e le alte cariche civili e militari.


Terminata la cerimonia di deposizione della corona sulla Tomba del Milite Ignoto, il Capo dello Stato, con il Ministro della Difesa, ha proceduto alla consegna delle Croci di “Cavaliere” dell’Ordine Militare d’Italia alla Bandiera di Guerra del 6° Reggimento Bersaglieri e allo Stendardo del 7° Reggimento Aviazione dell’Esercito “VEGA”.

IL MESSAGGIO DI MATTARELLA 100 ANNI DOPO CAPORETTO

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha inviato il seguente messaggio: “Il 4 novembre celebriamo la conclusione della Grande Guerra, una tragedia che causò enormi sofferenze all’intero continente europeo e provocò lutti in ogni contrada d’Italia. Una catastrofe voluta dagli uomini e che, pur nelle sue immani proporzioni, non riuscì ad evitare nel secolo scorso un altro conflitto mondiale e guerre regionali che hanno continuato a devastare l’Europa”.

In questo giorno, prosegue il presidente della Repubblica, giorno “in cui ricordiamo la conseguita completa Unità d’Italia e rendiamo onore alle Forze Armate, rivolgo il mio pensiero commosso a tutti coloro che si sono sacrificati sull’Altare della Patria e della nostra libertà, per l’edificazione di uno Stato democratico ed unito”.

“Coltivare la loro memoria- aggiunge Mattarella- significa comprendere l’inestimabile ricchezza morale che ci hanno trasmesso e rappresenta, per tutti noi, lo stimolo più profondo ed autentico per adempiere ai nostri doveri di cittadini d’Italia e d’Europa, che credono nella solidarietà e nella convivenza pacifica fra i popoli. Nel loro ricordo intramontabile rendo omaggio alle sacre spoglie del Milite Ignoto, rappresentante di tutti i figli d’Italia di quella generazione che, quasi un secolo fa, diedero la vita per il nostro Paese”.

Il capo dello Stato Sergio Mattarella, in occasione del 4 novembre, ricorda che “quest’anno ricorre il centenario della ritirata di Caporetto, un episodio estremamente doloroso per i soldati e per le popolazioni coinvolte, a cui, tuttavia, l’Italia seppe reagire con l’orgoglio e la determinazione di una giovane Nazione. Numerose furono, in quei difficili giorni, le testimonianze di eroismo e di sacrificio dei nostri soldati. Intere unità vennero chiamate a resistere fino all’estremo sacrificio, soccombendo di fronte a forze soverchianti. Tanti di quegli eroi sono rimasti ignoti, ma a tutti loro e a quanti ci donarono il compimento del disegno risorgimentale va la gratitudine del Paese”.

Mattarella conclude: “Soldati, marinai, avieri, carabinieri, finanzieri e personale civile della difesa, alla vostra abnegazione e professionalità appartiene la custodia di una tradizione di valori, civiltà e cultura propri della nostra storia. Siate sempre degni del giuramento di fedeltà prestato alla Repubblica. A voi è affidata la presenza dell’Italia in diversi contesti di crisi, al servizio della sicurezza del Paese e della Comunità internazionale. A voi tutti porgo il mio augurio ed un affettuoso saluto, con le espressioni della più viva stima, a nome dell’intero popolo italiano. Viva le Forze Armate, viva la Repubblica, viva l’Italia”.

PINOTTI: GLI ITALIANI RINACQUERO COME POPOLO

“Uomini e donne della Difesa, oggi, 4 novembre, anniversario dell’Armistizio che sancì per l’Italia la vittoriosa conclusione della prima guerra mondiale, festeggiamo la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze armate”. Inizia cosi’ il messaggio del ministro della Difesa Roberta Pinotti in occasione del 4 novembre, giorno dell’unità nazionale e giornata delle Forze armate.

“Non è un caso- aggiunge- che queste due commemorazioni cadano nello stesso giorno: in quei lunghi, tragici mesi di guerra in cui la stessa integrità nazionale fu messa seriamente in discussione, furono le Forze Armate a guidare il popolo italiano in quello sforzo corale, epico e condiviso che portò al vittorioso epilogo di Vittorio Veneto. Oggi abbiamo ancora molto da imparare da quell’immane tragedia e dall’esempio di quegli uomini che nell’abisso di una guerra giunta a livelli di disumana empietà seppero tenere fede ai valori di amor di Patria, di unità nazionale, di pace”.

Il ministro aggiunge che “a tutti loro dobbiamo davvero tanto, il nostro stesso futuro, perché è grazie a loro che gli italiani, in quei drammatici giorni successivi all’Armistizio, rinacquero come popolo. Oggi non potremmo mai immaginare la storia del nostro Paese separata da quella delle sue Forze Armate, che rappresentano, ora come allora, un patrimonio dal valore inestimabile, perché custodi dei principi di riferimento della nostra società. Siamo negli anni in cui la commemorazione di quel doloroso periodo della nostra storia nazionale offre la possibilità per una riflessione più profonda sul valore della pace, anelito insopprimibile di ogni società civile, dovere ma anche diritto di ogni uomo, delle nuove generazioni, dei deboli e indifesi, di coloro che scappano dalle guerre, dei tanti rifiutati e oppressi”.

Il ministro della Difesa Roberta Pinotti aggiunge che “è in momenti come questo che dobbiamo rinnovare con forza il ricordo delle migliaia di Caduti sulle pietraie del Carso, sull’Isonzo, sul Grappa, sul Piave e in tanti altri luoghi entrati a far parte della nostra memoria collettiva. Così come dobbiamo rinnovare il ricordo e la nostra gratitudine nei confronti di tutti coloro che nella storia del nostro Paese sono caduti per restare fedeli al Giuramento di fedeltà nei confronti del Popolo Italiano e delle sue Istituzioni, spingendosi fino al massimo sacrificio della vita. Voi militari oggi incarnate quegli stessi valori e quello stesso, straordinario senso del servizio per il bene Paese”.

“A tutti Voi, oggi impegnati in Patria e negli angoli più distanti del mondo- conclude il ministro- rivolgo un pensiero di profonda gratitudine per quanto avete fatto e per quanto fate, quotidianamente, in silenzio, per la sicurezza del Paese e della collettività internazionale, per la dedizione, lo spirito di servizio, la maturità professionale, l’umanità che traspare con chiarezza dal vostro operato e per il messaggio di solidarietà e di pace che portate nel mondo. Confido in Voi per proseguire su questa strada e per tradurre in azioni sempre più concrete quell’aspirazione alla sicurezza, alla pace e al rispetto della dignità umana che è patrimonio condiviso di tutto il nostro popolo. Viva le Forze Armate, Viva l’Italia”.

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