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Reggio Emilia. La pornostar Valentina Nappi soccorre il consigliere dem paladino del gender

Il Pd aveva preso le distanze dal consigliere del suo partito, che, pubblicamente, aveva criticato movimenti cattolici come le Sentinelle in piedi

Pubblicato:04-11-2015 15:14
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:32

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REGGIO EMILIA – “Sosteniamo Dario De Lucia”. Nella querelle sulla teoria gender che vede opposti il consigliere comunale del Pd di Reggio Emilia (scaricato dal suo partito in Consiglio comunale) e Sentinelle in piedi e Forum sulla famiglia di Reggio, interviene anche la pornostar Valentina Nappi. Con un post sulla sua pagina di Facebook la diva dell’hard si schiera apertamente dalla parte di De Lucia e scrive: “Il Partito ‘democratico’ contro il consigliere Dario De Lucia, colpevole di essersi pubblicamente pronunciato contro le Sentinelle in piedi. M… (senza offesa per le m…). Servi del Vaticano. Questi assassini della laicità andrebbero espulsi dal Paese“.

Il giovane consigliere reggiano, qualche tempo fa, aveva accusato sempre con Facebook il vescovo reggiano Massimo Camisasca, le Sentinelle in piedi e il Forum della Famiglia di essere “istigatori di odio”. E aveva rincarato la dose pochi giorni fa: “Per Halloween mi travesto da gender e vado a spaventare i cattolici”. In seguito a ciò, il Pd prima aveva preso le distanze da De Lucia con un intervento del segretario cittadino che si era scusato con “sua Eccellenza”. Poi tre consiglieri Pd avevano votato a favore di un ordine del giorno presentato da Forza Italia in cui si esprimeva solidarietà al vescovo Camisasca e si chiedeva al Consiglio di dissociarsi dalle frasi del consigliere dem. Il resto del Pd si era astenuto sull’argomento e l’unica che aveva votato contro era stata la consigliera di Sel, Lucia Lusenti. Oggi il Pd cittadino torna sull’argomento per precisare che “non esiste una cosiddetta teoria gender, esiste la capacità dello Stato di riconoscere a tutti i cittadini italiani pari diritti”.

Il Pd ribadisce di essere “unito nel contrasto al clima di scontro tra culture che si cerca di creare su questo tema, riconoscendo alle istituzioni il dovere ed il diritto di attivare azioni che diano ad ogni cittadino italiano il diritto di vivere la propria vita senza discriminazioni legate all’identità di genere”. E ancora: “Ad ogni vittima di violenza fisica e verbale noi vogliamo dare la nostra solidarietà, dicendo a queste persone che non sono sole. Sappiamo bene come il clima omofobico ed arretrato sul piano dei diritti abbia portato l’Italia ad essere in ritardo su questi temi rispetto agli altri paesi”. Occorre quindi, conclude il Pd, “assumere tutte le iniziative, in ambito politico e civile, di sostegno alle vittime di odio e discriminazione, avviando le azioni culturali e legali più utili alla prevenzione di questi fenomeni e di tutela delle vittime stessa nell’ottica di una crescita civile dell’intero paese”. In questo contesto nell’aula magna dell’Università di Modena e Reggio, venerdi alle 18 il Pd promuove un incontro per la presentazione del libro “Papà, mamma e gender” a cui interverranno l’autrice Michela Marzano (docente Università di Parigi e deputata Pd) assieme ai deputati democratici di Reggio Antonella Incerti e Paolo Gandolfi.


di Mattia CaiuloGiornalista

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