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Gonoury (Comunità mozambicana): “Dobbiamo fare di tutto per mantenere la pace”

Appello in occasione del trentennale della firma degli accordi di Roma del 4 ottobre 1992

Pubblicato:04-10-2022 18:34
Ultimo aggiornamento:04-10-2022 18:49

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ROMA – “Commemorare questo anniversario vuol dire fare di tutto per contribuire al mantenimento della pace”: così Sofia Gonoury, presidente della Comunità mozambicana in Italia (Cmi), ospite dell’agenzia Dire per un incontro dedicato al trentennale degli Accordi di pace di Roma.


A 30 ANNI DAGLI ACCORDI DI ROMA

“Il 4 ottobre 1992 fu un giorno molto importante perché mise fine a un conflitto che ci aveva fatto molto male, che ci aveva fatto soffrire” sottolinea la responsabile. “Commemorare l’anniversario significa impegnarsi di più per mantenere questa pace in tutti i modi possibili”.

(L’incontro all’agenzia Dire “Mozambico a 30 anni dagli accordi di pace di Roma”)

Secondo Gonoury, per le persone di origine mozambicana all’estero quest’attenzione è “un dovere”. Come “un dovere” sarebbe il lavoro in favore dello sviluppo sostenibile del Mozambico. “In Italia, il Paese dove viviamo, abbiamo delle possibilità” sottolinea la presidente della Comunità. “Dobbiamo approfittarne, per realizzare dei progetti entrando nell’ambito della cooperazione internazionale allo sviluppo: lo possiamo fare bene, perché conosciamo le difficoltà e i problemi del Mozambico”.


IL NUOVO CONFLITTO A CABO DELGADO

Gli Accordi di Roma furono firmati dopo 27 mesi di negoziati nella sede della Comunità di Sant’Egidio. Le intese permisero di porre fine al conflitto civile che contrappose il governo del Frelimo ai guerriglieri della Renamo dopo l’indipendenza del Mozambico dal Portogallo. Da alcuni anni nuove violenze stanno investendo il nord del Paese africano, in particolare la regione di Cabo Delgado, dove sono stati scoperti ricchi giacimenti di gas naturale.

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