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Nobel per la Fisica 2022 ad Alain Aspect, John Francis Clauser e Anton Zeilinger

I tre studiosi premiati per gli esperimenti con intrecci di fotoni che stabiliscono la violazione delle disuguaglianze di Bell e aprono la strada alla scienza dell'informazione quantistica

Pubblicato:04-10-2022 13:50
Ultimo aggiornamento:04-10-2022 14:32

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ROMA – Un premio Nobel per tre. È quello per la Fisica 2022, assegnato dalla Reale Accademia delle Scienze svedese a Stoccolma al francese Alain Aspect, allo statunitense John Francis Clauser e all’austriaco Anton Zeilinger, “per gli esperimenti con gli intrecci di fotoni che stabiliscono la violazione delle disuguaglianze di Bell e aprono la strada alla scienza dell’informazione quantistica”.

UNA NUOVA ERA DELLA TECNOLOGIA QUANTISTICA

Lo sviluppo di strumenti sperimentali da parte dei tre vincitori, che si divideranno un premio di 10 milioni di corone svedesi, ovvero circa 917mila euro, getta le basi per una nuova era della tecnologia quantistica. Essere in grado di manipolare e gestire gli stati quantistici e tutti i loro livelli di proprietà consente l’accesso a strumenti di un potenziale inaspettato: dalla comprensione di questo fenomeno nascono, infatti, i computer quantistici e i sistemi di crittografia a prova di hacker.


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IL FRANCESE ALAIN ASPECT

Alain Aspect, 75 anni, fisico sperimentale, è nato il 15 giugno 1947 ad Agen, città a metà strada tra Bordeaux e Tolosa. Insegna all’Università Paris-Saclay ed è direttore di Ricerca al Centre national de la recherche scientifique (Cnrs), la maggiore organizzazione di ricerica pubblica della Francia.
La sua carriera è stata interamente dedicata alle situazioni nelle quali le predizioni della meccanica quantistica sono molto lontane dall’intuizione. Alain Aspect deve la propria notorietà agli esperimenti condotti nel 1982 all’Università di Parigi sulla correlazione quantistica fra particelle, quindi sul paradosso di Einstein-Podolsky-Rosen, nei quali verificò la violazione della disuguaglianza di Bell. Esperimenti che hanno consentito di definire il vecchio dibattito tra Albert Einstein e Niels Bohr sui fondamenti della meccanica quantistica.

LO STATUNITENSE JOHN FRANCIS CLAUSER

John Francis Clauser, 80 anni, è nato a Pasadena, in California, il 1° dicembre 1942. È noto per i suoi contributi ai fondamenti della meccanica quantistica e deve la fama al suo lavoro sulla disuguaglianza di Clauser-Horne-Shimony-Holt. Nel 1972, insieme a Stuart Freedman, ha eseguito per la prima volta una verifica sperimentale del teorema di Bell, in cui si afferma che nessuna teoria fisica locale a variabili nascoste è in grado di riprodurre le predizioni della meccanica quantistica.

L’AUSTRIACO ANTON ZEILINGER

Anton Zeilinger, 77 anni, è nato il 20 maggio 1945 a Ried im Innkreis, uno dei distretti dell’Alta Austria. Insegna all’Università di Vienna e ricopre il ruolo di direttore dell’Institute for Quantum Optcis and Quantum Information all’Accademia austriaca delle scienze. Salito agli onori della cronaca per aver dato vita al teletrasporto quantistico con i fotoni, Zeilinger è ritenuto un pioniere nel nuovo campo dell’informatica quantistica.

Anche nel 2021 il Nobel per la Fisica era andato a tre studiosi: oltre all’italiano Giorgio Parisi, premiato per “la scoperta dell’interazione tra il disordine e le fluttuazioni nei sistemi fisici dal livello atomico alla scala planetaria”, ad ottenere il prestigioso riconoscimento erano stati anche il climatologo e fisico giapponese naturalizzato statunitense Syukuro Manabe della Princeton University negli Stati Uniti, e il climatologo, fisico e meteorologo tedesco Klaus Hasselmann del Max Planck Institute for Meteorology di Amburgo. Manabe e Hasselmann vinsero per “la modellazione fisica del clima della Terra, che ne quantifica la variabilità e prevede in modo affidabile il riscaldamento globale”.

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