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Ogni anno in Italia 90mila madri soffrono di depressione perinatale

L’Associazione no profit Mama Chat lancia una campagna di sensibilizzazione sociale per promuovere l’abbattimento dello stigma attorno al malessere psicologico

Pubblicato:04-10-2022 11:12
Ultimo aggiornamento:04-10-2022 11:17
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tumori ginecologici
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ROMA – In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale il 10 ottobre, l’Associazione no profit Mama Chat che si occupa di benessere psicologico e diritti delle donne offrendo assistenza psicologica online lancia una campagna di sensibilizzazione sociale volta a promuovere l’abbattimento dello stigma attorno al malessere psicologico. La chat, nata nel 2017 come sportello gratuito e anonimo di ascolto, senza barriere, rivolta soprattutto a donne in difficoltà, ha ormai accolto oltre 25.000 persone fra donne, teenager e uomini (in aumento) da parte di un team di psicologhe volontarie costantemente formate e monitorate all’accoglienza delle persone in forte disagio e isolamento.

La campagna, si legge nella nota di Mama Chat, sviluppata insieme alla Creative Director Ella Marciello, in multi-soggetto, parte da un bisogno preciso: il timore e lo stigma nel parlare e nell’affrontare i problemi legati alla salute mentale in virtù del difficile accesso, soprattutto economico, alle cure. In una giornata importante come quella del 10 ottobre, in cui l’obiettivo è portare consapevolezza su questi temi, Mama Chat vuole mostrare come nelle parole della quotidianità si possano nascondere richieste d’aiuto, spesso inascoltate e invisibili agli occhi. Questa campagna nasce come un invito all’ascolto, a guardare oltre la superficie delle cose, perché chi soffre di un disturbo mentale ha necessità di trovare intorno a sé un ambiente accogliente e non giudicante e, soprattutto, la possibilità di accedere alle cure necessarie.

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In Italia, a causa di questo gap, la malattia è pressoché invisibile, tenuta nascosta e questo è il primo ostacolo che chi soffre si trova ad affrontare. Le quattro locandine che Mama Chat lancerà sui suoi canali social e in tutti i nove municipi di Milano con una campagna di affissione, semplici quanto dirette, vanno al nocciolo di un problema che la sanità pubblica deve considerare emergenziale e che il periodo pandemico ha solo acuito, in tutte le fasce d’età. I dati raccolti da Mama Chat, che a oggi ha consentito a oltre 25.000 persone di accedere alle consulenze psicologiche online calmierate e al proprio sportello gratuito in chat, sono esplicativi.
Allo sportello nazionale di Mama Chat, che funge da “Osservatorio” online su questi temi, arrivano ormai anche ragazzine di 11 anni che scrivono per chiedere supporto e l’età media è scesa drasticamente: il 21% degli utenti dato di settembre 2022­ sono minori tra gli 11 e i 18 anni che si sono rivolti alla chat o all’associazione per i più diversi bisogni: depressione con esordio precoce, ansia, difficoltà nella socialità, disturbi alimentari. E il trend, negativo, non riguarda solo gli adolescenti: c’è un forte malessere generale che porta adulti e ragazzi a rinchiudersi nel proprio dolore e cercare risposte in rete.

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Ogni anno in Italia 90.000 madri soffrono di depressione perinatale, che colpisce il 16% delle donne e solo nella metà dei casi viene trattata. Sempre guardando solo l’Italia sono circa 6 milioni le persone che soffrono di disturbi d’ansia e 2,8 milioni quelle che stanno male per un disturbo depressivo. Spesso chi ne soffre non ammette di avere un problema perché sa che non si potrà permettere di curarsi.
Dal 2021 al 2022 la proiezione è di un aumento di contatti chat del 20,9%: +39% i pazienti delle psicoterapie online dal 2021 al 2022. Richieste per depressione e ansia rappresentano il 35%:

Aumento dei minori, che solo nel mese di settembre 2022 rappresentano il 21% degli utenti, Aumento dei disturbi alimentari nei minori under 18: sono il 22% delle richieste totali per i DCA, Aumento importante di casi di violenza, che a settembre 2022 ha già raggiunto il numero di vittime assistite dell’anno 2021. Previste 600 richieste totali nel 2022, con un aumento del 18%. Le maternità fragili sono all’8%, dato allarmante considerato il basso tasso di maternità del Paese Disturbi psicologici generici sono il 42% delle richieste

Ansia e attacchi di panico il 13%. I dati sono emblematici e specchio dei due anni pandemici alle spalle, che hanno però aiutato a favorire il dibattito pubblico e a far emergere uno spazio di discussione sulla salute mentale. Siamo però ancora lontani da un welfare in grado di garantire a tutti coloro che ne hanno bisogno un supporto piscologico e dall’abbattimento dello stigma sociale sulla salute mentale.

La campagna di Mama Chat lo esplicita chiaramente: è necessario che chi ha bisogno di supporto possa trovarlo uscendo dalla condizione di invisibilità che ne compromette salute e benessere, oltre al tabù, allo stigma e alla paura di essere giudicati per tali malattie. Bisogna normalizzare il malessere psicologico, e far sì che nel 2023 tali disturbi vengano trattati al pari di quelli fisici, abbattendo il muro di omertà e silenzio che circonda ancora troppo spesso le persone che ad ogni età possono aver bisogno di un supporto psicologico mirato.
“Mama Chat è nata per consentire alle persone di ricevere accoglienza in modo anonimo e gratuito, accedendo all’ascolto professionale psicologico da uno smartphone, un tablet o un computer. Lo schermo funge da protezione, agevolando il superamento di ostacoli quali la vergogna, la paura, il senso di inadeguatezza e di sofferenza. È tempo che la sofferenza psicologica sia considerata al pari di altre patologie, e la nostra campagna vuole far riflettere chi leggerà le nostre locandine affisse per la città di Milano e online, affinché chi ha bisogno di aiuto non senta di doversi più nascondere e butti giù il muro di silenzio. Chi si rivolge al nostro sportello trova professionalità offerta gratuitamente, siamo arrivati così dove nessuno era arrivato prima. Sono oltre 25.000 le beneficiarie della nostra chat e 10.000 le sedute di psicoterapia accessibile erogate in tutta Italia. Numeri importanti per un’associazione come la nostra, ma che rappresentano solo la punta dell’iceberg di una situazione nazionale preoccupante”, così CEO di Mama Chat Margherita Fioruzzi.

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