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Imprese, con ‘Toc’ basta strade interrotte a lungo per i lavori

Russo (Ruspal): "Grandi vantaggi ambientali con la trivellazione orizzontale controllata"

Pubblicato:04-10-2019 17:43
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:47

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ROMA – I lavori sui sottoservizi sono spesso una fonte di molteplici insidie per la vita di una città fra costi ambientali, strade chiuse e il traffico urbano paralizzato. Esiste, però, da qualche anno un’alternativa efficace e che può risultare competitiva anche per i vincoli finanziari della pubblica amministrazione: la trivellazione orizzontale controllata (Toc). È la tecnica che permette di minimizzare la quota di suolo da perforare, occupando piccole porzioni di asfalto con un risparmio apprezzabile di tempo nonché di quieto vivere cittadino.

Un esempio particolarmente virtuoso è rappresentato da Ruspal, azienda di Mirandola (Modena) che ha il suo core business nei lavori connessi alla posa e alla giunzione della fibra ottica, agli impianti telefonici oltre alle indagini georadar.

La Dire ha incontrato il fondatore e amministratore delegato dell’azienda, Gaetano Russo, nel corso della trentasettesima edizione del NO-DIG, la conferenza internazionale alla Fortezza da Basso dedicata alle tecnologie trenchless.


“Le nostre non sono trivellazioni tradizionali- spiega- ma sono toc. Nel 2001 abbiamo fondato Ruspal e da allora abbiamo portato avanti questa tecnologia”. Una novità significativa nel panorama dei sottoservizi, dal momento che fino agli anni ’90 l’unica via per muoversi sotto il livello del suolo prevedeva il ricorso agli spingitubi e agli scavi a cielo aperto.

I VANTAGGI DELLE TOC, UNO STRUMENTO PRECISISSIMO

Scongiurare gli scavi, in effetti, ha come conseguenza positiva per l’azienda il risparmio del 50% del personale e un contenimento complessivo dei costi stimato nell’ordine del 40%. Non utilizzare il martello pneumatico presenta dei benefici cospicui anche per la qualità dell’aria: si azzerano le polveri sparse con la trivellazione dell’asfalto. Così come viene evitato il problema dello smaltimento dei materiali di risulta, che normalmente sarebbero destinati a finire in discarica.

L’efficacia delle toc è particolarmente apprezzabile a occhio nudo osservando quando uno dei macchinari connessi a tale tipo di tecnica, fornito dalla società Vermeer, viene messo in moto. Bastano pochi secondi alla trivella per forare un masso con precisione e senza andare a spaccare l’intera superficie, a riprova della sua affidabilità specialmente per contenere i possibili disagi in ambito urbano.

Elementi che consentono di trarre una logica conseguenza: “I maggiori sponsor di questa tecnica- sottolinea Sergio Tagliani ex direttore commerciale e attualmente consulente di Ruspal- dovrebbero essere proprio le pubbliche amministrazioni”. Telecom nei primi anni 2000 è stata la prima società a spingere in questa direzione, anche in relazione ad alcune difficoltà a ottenere autorizzazioni tempestive per condurre i propri lavori.

La diffusione della trivellazione orizzontale controllata (Toc) per gli interventi sui
sottoservizi, tuttavia, resta piuttosto limitata in Italia: all’incirca il 2% contro una media continentale del 15%. Fuori dai confini nazionali, pertanto, la trivellazione più tecnologica si sta propagando ma con lentezza.

In Italia, invece, le pubbliche amministrazioni mostrano tuttora una scarsa propensione a farla propria. Bisogna andare nelle principali aree metropolitane per vedere dei casi di successo: “Nelle grandi città come Roma, Milano, Catania, Torino, Bologna- aggiunge Russo- questi macchinari vengono utilizzati. Abbiamo avuto nel 2016-2017 circa 140 chilometri di infrastruttura percorsi con queste tecniche”.

Del resto, girando per il Paese, “spesso notiamo la presenza di strade in condizioni molto buone. Con le toc possiamo evitare di realizzare degli scavi” e quindi di doverle sfrangiare e di essere costretti a rifare il manto.

L’AZIENDA, GIOVANE E CON GRANDI AMBIZIONI DI ESPANSIONE

L’avventura iniziata su impulso di Gaetano Russo nel 2001 ha consentito nel giro di pochi anni di far emergere una realtà imprenditoriale che conta oggi 100 dipendenti, con molti giovani in organico. L’azienda scommette molto sulla loro formazione.

D’altronde, fa notare l’amministratore delegato, “abbiamo a che fare con macchine molto complesse. Con l’esperienza che ci portiamo dietro abbiamo fatto crescere un po’ di ragazzi venuti dalle regioni del Sud, del Centro e un po’ anche da Mirandola. Oggi abbiamo 30-40 operatori con patentini rilasciati dalla cassa edile sia di Trento che di Parma”.

Ruspal lavora per colossi come Telecom, Fastweb, Vodafone, Enel, Open Fiber, Metroweb. Ha clienti del calibro di Sielte, Sirti, Autostrade, Hera. Può vantare tutte le certificazioni necessarie nel settore. E se al momento il 95% degli interventi riguarda il settore delle telecomunicazioni con un occhio di riguardo verso la fibra, strumento pregiato ma anche estremamente fragile delle infrastrutture tecnologiche dei giorni nostri, l’azienda punta adesso a espandere la propria attività anche agli interventi di tutela delle falde.

Attualmente, spiega ancora Russo, “possiamo guardare anche alle questioni idrogeologiche, a intervenire sui problemi relativi alle crepe che si formano sugli edifici” in prossimità dell’attraversamento della ferrovia “adottando questi macchinari e non facendo danni ambientali”.

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