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Trieste, sparatoria davanti alla Questura: morti due poliziotti, altre quattro persone ferite

La sparatoria avvenuta intorno alle 17. La ministra Lamorgese si sta dirigendo in città

Pubblicato:04-10-2019 16:38
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:47
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ROMA – Sarebbero l’agente Matteo De Menego e l’agente scelto Pierluigi Rotta i due poliziotti di 31 e 32 anni uccisi in tardo pomeriggio nella sparatoria alla Questura di Trieste.

Secondo ricostruzioni parziali, stavano accompagnando i due fratelli domenicani fermati (di 29 e 32 anni), nei bagni della Questura, quando è scoppiata la rissa in cui uno dei malviventi si è impossessato della pistola di uno degli agenti e li ha colpiti a morte.

Entrambi sono fuggiti, quello armato all’esterno della Questura dove ha ingaggiato un’altra sparatoria con gli agenti, ferendone uno, fino ad essere a sua volta colpito all’inguine e sopraffatto.


L’altro uomo si è nascosto nei sotterranei della Questura, dove è ancora isolato, tenuto sotto controllo dall’Unità operativa di primo intervento (Uopi), l’anti-terrorismo, poiché non è chiaro se è armato oppure no.

Intanto l’arrivo a Trieste del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, e del capo della Polizia è stato confermato per stasera.

Altre quattro persone sarebbero rimaste ferite, oltre l’aggressore che è ora ricoverato in gravi condizioni. Intanto le autorità cittadine accorrono in Questura, primo il sindaco Roberto Dipiazza, che ha annunciato domani il lutto cittadino.

MATTARELLA: PROFONDA TRISTEZZA, VICINO A POLIZIA E FAMIGLIE

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Capo della Polizia, Prefetto Franco Gabrielli, il seguente messaggio: “Ho appreso con profonda tristezza la notizia della barbara uccisione dell’agente scelto Matteo De Menego e dell’agente Pierluigi Rotta, feriti mortalmente presso la Questura di Trieste mentre erano impegnati in una operazione di servizio. In questa dolorosa circostanza, desidero esprimere a lei ed alla Polizia di Stato la mia solidale vicinanza, rinnovando i sentimenti di considerazione e riconoscenza per il quotidiano impegno degli operatori della Polizia al servizio dei cittadini. La prego di far pervenire ai familiari degli agenti le espressioni della mia commossa partecipazione al loro dolore”.

CASELLATI: SDEGNO E CORDOGLIO, STATO COLPITO

“Esprimo il mio più sentito cordoglio alla Polizia di Stato per i due agenti rimasti uccisi a Trieste e tutto il mio sdegno per quanto avvenuto. Ai familiari dei due ragazzi che hanno perso la vita, mentre con coraggio e abnegazione svolgevano il loro dovere di tutori della sicurezza e della legalità, giunga tutta la mia vicinanza”. Lo ha dichiarato il Presidente del Senato, Elisabetta Casellati, in merito al grave fatto di sangue accaduto alla Questura di Trieste che ha visto due agenti di polizia rimanere uccisi nel corso di una sparatoria.

Il Presidente Casellati ha aggiunto: “Chi colpisce un uomo delle Forze dell’ordine, colpisce lo Stato. Oggi l’Italia intera piange due dei suoi figli migliori”.

FEDRIGA: MOLTA RABBIA, VICINI A FAMIGLIE

“Vicini alle famiglie, in modo concreto. Fatto drammatico che non deve mai accadere. Molta rabbia”. Così il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, commenta la sparatoria in Questura a Trieste in cui hanno perso la vita due agenti.

Intanto, la Lega annuncia in una nota che, “in segno di rispetto per le vittime dei gravi fatti di sangue verificatisi questo pomeriggio a Trieste, gli interventi previsti alla festa della Lega Fvg sono annullati”.

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