NEWS:

Scintille tra Lega e Fratelli d’Italia, Meloni: “Avete qualche problema?”

Scontro su referendum per autonomie di Veneto e Lombardia: 'hanno generato nelle altre regioni iniziative che rischiano di disgregare e non di aggregare'

Pubblicato:04-10-2017 08:54
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:45

meloni-salvini
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp


ROMA – “Non penso che si procurera’ una rottura traumatica nel centrodestra e non comprendo le ragioni di tanto nervosismo…”. Giorgia Meloni, ad Agora’, replica a Roberto Maroni che accusa Fdi di slealta’ in relazione al referendum sull’autonomia in Veneto e Lombardia.

La leader di Fratelli d’Italia, nella giornata di ieri,  aveva criticato la scelta dei governatori di indire un referendum sull’autonomia nelle loro regioni. Durissima la replica del presidente lombardo Maroni che, parlando alla stampa, ha detto di valutare ripercussioni sul governo della regione, del quale fa parte FdI.


“Io mi preoccupo quando vedo qualcuno che vuole mettere la bandiera catalana sul palazzo della regione Lombardia- aggiunge Meloni- e sono coerente con la storia della destra nazionale in questo paese. Il che non significa non essere disponibile a percorsi di nuova e maggiore autonomia, ma che questi non devono essere fatti solo da alcune regioni ma in un percorso governato e coordinato dal punto di vista dello stato nazionale”.

Dopo di che, osserva Meloni, “non c’e’ un problema di lealta’ visto che io ho dato ai dirigenti di Fdi liberta’ di muoversi. I referendum di Lombardia e Veneto hanno generato nelle altre regioni iniziative nello stesso senso, che rischiano di disgregare e non di aggregare”.

Meloni conclude: “E’ curioso che ci si stupisca del fatto che io non sono sempre d’accordo con la Lega. Io credo sia invece normale. Altrimenti mi sarei iscritta alla Lega. Non vorrei piuttosto che le posizioni di alcuni leghisti siano motivate invece da problemi interni alla Lega…”.

di Michele Bollino

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it