Dal subacqueo allo spazio: tutto sull’arruolamento in Marina

Tecnologia e "interdipendenza tra competenze tecniche e capacità manageriali e operative": è questo il futuro

Pubblicato:04-09-2024 16:21
Ultimo aggiornamento:04-09-2024 16:21

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ROMA – Tecnologia e “interdipendenza tra competenze tecniche e capacità manageriali e operative”: è questo il futuro dell’arruolamento per “la Marina militare che punta a reclutare e formare personale altamente specializzato in settori di avanguardia cyber e spazio, per i quali già da due anni è in corso un reclutamento ad hoc, gestito con approccio interforze, e alla dimensione subacquea, la cui rilevanza è confermata dalla recente inaugurazione del Polo nazionale della dimensione subacquea a La Spezia. Parallelamente, si renderà necessario proseguire nel costante aggiornamento dell’impianto formativo, in tutti i ruoli e in ogni categoria così da poter sempre offrire al proprio personale competenze e opportunità per operare al meglio in un ambiente mutevole e ad elevata connotazione tecnologica”.

Lo spiega all’agenzia Dire il capitano di vascello Nicasio Falica, capo dell’Ufficio ‘Restav’ (Reclutamento, Stato Giuridico, Avanzamento) e Politica della formazione e impiego del Reparto personale dello Stato maggiore Marina. Una direzione quella del cyber e dello spazio che trasversalmente interessa tutte le Forze armate e che sta pian piano cambiando il volto della Difesa nazionale.

“Quest’anno – ecco i numeri dei giovani marinai – la Marina militare, incluso il Corpo delle Capitanerie di porto, recluterà dal mondo civile circa 480 giovani per l’accesso alla carriera da ufficiali, 670 sottufficiali e 1800 volontari in ferma iniziale. Per l’anno successivo, il 2025, abbiamo programmato un incremento dei posti a concorso, prevedendo di reclutare 521 ufficiali, 726 sottufficiali e 2500 volontari in ferma iniziale. In sintesi, 2950 militari da reclutare nel 2024 e ben 3747 posti a concorso nel 2025″.

Oltre ai settori altamente specialistici “la Marina resta impegnata a investire e offrire percorsi spiccatamente professionalizzanti a tutto il personale reclutato, a partire dalle carriere iniziali dei Volontari in ferma prefissata, nella ferma convinzione che in una Forza armata altamente specializzata ogni donna e ogni uomo in uniforme è un professionista irrinunciabile e fondamentale per l’efficace funzionamento dello strumento militare marittimo. E’ indubbio, infatti, che il personale resta la risorsa più preziosa ed importante, colonna portante della Forza armata e cuore pulsante di navi, arsenali, basi ed enti marittimi”.

COME CI SI ARRUOLA

“La formazione e l’arruolamento nella Forza armata- spiega Falica- sono garantiti attraverso istituti di eccellenza, come l’Accademia navale di Livorno, destinata alla formazione degli ufficiali, e le Scuole sottufficiali di Taranto e La Maddalena, dedicate alla formazione dei sottufficiali e dei volontari. In ognuno di questi istituti, i nostri militari vengono formati attraverso differenti percorsi didattici e professionali che combinano attività etico-militari, sportivo-marinaresche, discipline universitarie e importanti tirocini pratici a bordo delle navi della Marina militare. Per l’accesso alla carriera da ufficiale, è possibile intraprendere tre diversi iter di arruolamento dal mondo civile, tutti con selezione e formazione presso l’Accademia navale di Livorno: Corsi normali, suddivisi nei vari Corpi (che delineano differenti profili di impiego: operativo, tecnico-ingegneristico, sanitario, giuridico-amministrativo, capitanerie di porto), aperti ai giovani diplomati, e seguiti da una formazione quinquennale, attraverso la quale gli allievi conseguiranno una laurea magistrale e la nomina a ufficiale. Tale formazione prevede altresì dei periodi di imbarco nelle cosiddette campagne addestrative estive, tra le quali, ad esempio, si cita l’imbarco di tre mesi a bordo di Nave Vespucci al termine della prima classe”.

I CORSI A NOMINA DIRETTA

Ci sono poi ‘corsi a Nomina diretta, di durata annuale, nei vari Corpi, aperti a coloro che sono già laureati, per un impiego più tecnico-settoriale all’interno della Forza armata. Tra le professionalità arruolate tramite questo accesso- continua il capitano di vascello- si annoverano, ad esempio, i laureati in ambito informatico-tecnologico destinati ad un impiego da ufficiale nel delicato settore cibernetico’. E ancora ‘corsi per Ufficiali in ferma prefissata e per Ufficiali piloti di complemento, di durata trimestrale, destinati ai giovani diplomati, per un impiego nella Forza armata a tempo determinato, ma con possibilità di stabilizzazione tramite concorso interno successivo. Al sistema di reclutamento pubblico, si affianca inoltre la possibilità di passaggio interno tra ruoli, tramite concorso dedicato, così che un militare appartenente al ruolo dei sottufficiali o dei Volontari, nonché un ufficiale in ferma prefissata, possa proseguire la propria carriere quale Ufficiale dei Ruoli speciali, a tempo indeterminato.

DOPO IL SUPERAMENTO DEL CONCORSO

Al superamento del concorso, seguirà un corso in Accademia navale della durata annuale’. ‘La carriera da sottufficiale prevede differenti iter di arruolamento, con formazione che si svolge presso la Scuola sottufficiali di Taranto: corsi Normali, suddivisi in differenti categorie che ne determinano il percorso formativo e altresì il profilo d’impiego, aperti ai diplomati. I vincitori affrontano un percorso che li porta a conseguire una laurea triennale e ad apprendere specifiche conoscenze tecnico- professionali; sono altresì previste campagne d’istruzione estive a bordo delle navi della Marina, nelle quali gli allievi mettono a frutto le competenze apprese, operando in prima persona; corsi a Nomina diretta, di durata inferiore a un anno, riservati a candidati già in possesso di una laurea triennale, per ricoprire alcune professionalità specialistiche; corsi per Marescialli del ruolo musicisti, per il reclutamento degli orchestrali della Banda della Marina, una delle principali istituzioni concertistiche del Paese, destinati a diplomati in uno strumento presso un conservatorio statale o in altro analogo istituto legalmente riconosciuto’.

I CONCORSI INTERNI

Ci sono poi “corsi dedicati ai vincitori dei concorsi interni, per ruoli superiore rispetto a quello di provenienza e supera la selezione dedicata. Infine presso la Scuola Sottufficiali di Taranto e quella di La Maddalena- ricorda il Capo del 7° Ufficio Restav- vengono selezionati e formati i giovani di età compresa tra i 17 e i 24 anni, in possesso di un diploma di scuola media inferiore, che desiderano entrare in Marina come Volontari in ferma prefissata, il primo livello di specializzazione della Forza armata, ma, di fatto, la colonna portante delle nostre unità navali, come dei comandi terrestri. La loro formazione si articola attraverso un corso di formazione professionale specialistica di base di 8-12 settimane, che combina attività etico- militari, sportivo-marinaresche e tirocinio pratico a bordo’. La strada è fatta di ‘percorsi formativi rigorosi e strutturati, finalizzati a creare professionisti altamente qualificati e operativi, pronti a servire il Paese con dedizione e competenza”.

LA MARINA E I SOCIAL

Parlare ai giovani e offrire loro questa opportunità è ormai affare dei social. La Marina basa le sue campagne di comunicazione per l’arruolamento ‘su un utilizzo intenso dello strumento social media- spiega ancora- attraverso cui modulare e diffondere messaggi e prodotti finalizzati a far conoscere la vita dei marinai nel loro quotidiano. Inoltre la campagna è mirata a far capire l’importanza del ruolo che la Marina Militare svolge per il Paese e quindi l’importanza dell’apporto del singolo marinaio. Tutti elementi racchiusi all’interno dei valori cardine della Forza armata: senso di servizio, spirito di appartenenza ad un equipaggio e l’altissimo livello di preparazione professionale.

I PIANI DI STUDIO

I programmi e i piani di studio di tali corsi sono sempre più spesso frutto di una costante ricerca di opportunità di collaborazione con gli istituti universitari del Paese al fine di arricchire ulteriormente le conoscenze e le competenze del personale militare, garantendo il costante aggiornamento delle offerte formative ed una proficua interazione tra frequentatori militari e civili. La formazione risulta, dunque, un solido pilastro per uno strumento militare moderno ed efficace, capace di trasmettere le competenze necessarie al proprio personale, militare e civile.

PERSONALE IN CONGEDO

Inoltre, sul solco delle iniziative avviate dalla Difesa per favorire il reinserimento nel mondo del lavoro del personale in congedo, con particolare riguardo al personale volontario. La Marina militare continua a perseguire fortemente il riconoscimento dei corsi professionali di Forza armata e la strutturazione di un sistema adeguato al ricollocamento del personale in congedo. Tale attività- conclude- costituisce un dovere morale, volto a garantire il giusto riconoscimento e un fattivo supporto nella ricerca di un’occupazione lavorativa a chi ha servito con onore le Istituzioni e, per motivi personali o limiti numerici, non può transitare nel servizio permanente’.

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