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Crialese presenta ‘L’immensità’: “A Venezia 79 la mia storia di transizione”

Nel cast Penelope Cruz. L'attrice recita in italiano nei panni della madre del regista

Pubblicato:05-09-2022 09:00
Ultimo aggiornamento:05-09-2022 09:00

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Dalla nostra inviata Lucrezia Leombruni

LIDO DI VENEZIA – Emanuele Crialese alla 79esima Mostra del Cinema di Venezia con ‘L’immensità’ (dal 15 settembre in sala con Warner Bros. Pictures), in Concorso alla kermesse. “In questo film c’è la mia storia, la mia infanzia. Ma non volevo parlare solo di me, volevo che fosse una storia universale. Anche qui, come in altri miei lavori, affronto il tema della migrazione, intesa come il passaggio di un’anima: una transizione da uno stato all’altro“, ha raccontato il regista di ‘Terraferma’ e ‘Respiro’ in conferenza.

LA STORIA

Il film è ambientato nella Roma degli Anni 70: un mondo sospeso tra quartieri in costruzione e varietà ancora in bianco e nero, conquiste sociali e modelli di famiglia ormai superati. Clara (Penelope Cruz) e Felice (Vincenzo Amato) si sono appena trasferiti in un nuovo appartamento. Il loro matrimonio è finito: non si amano più, ma non riescono a lasciarsi. A tenerli uniti, soltanto i figli su cui Clara riversa tutto il suo desiderio di libertà. Adriana (Luana Giuliani), la più grande, ha appena compiuto 12 anni ed è la testimone attentissima degli stati d’animo di Clara e delle tensioni crescenti tra i genitori. Adriana rifiuta il suo nome, la sua identità, vuole convincere tutti di essere un maschio e questa sua ostinazione porta il già fragile equilibrio familiare ad un punto di rottura. Mentre i bambini aspettano un segno che li guidi, che sia una voce dall’alto o una canzone in tv di Raffaella Carrà, intorno e dentro di loro tutto cambia. “Penso che la parte migliore dell’essere un uomo sia quella femminile. Non vedo la differenza dall’essere in un modo o nell’altro. Sono quello che sono, dentro di me ci sono entrambe le polarità”, ha sottolineato Crialese.


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PENELOPE CRUZ RECITA IN ITALIANO: “SONO FORTUNATA DI POTER LAVORARE IN LINGUE STRANIERE”

Dopo 5 cinque film di Pedro Almodovar in cui interpreta una madre, Cruz torna in questi panni. “Ho un istinto materno molto forte. Sono davvero affascinata – ha detto la diva spagnola – da ciò che accade all’interno di ogni famiglia. Le cose accadono ovunque. Cose diverse ma tutte affascinanti. Ogni singolo film che realizzo potrebbe essere girato attorno a una famiglia”. L’attrice, che lo scorso anno ha conquistato la Coppa Volpi qui a Venezia per ‘Madres Paralelas’, nel film parla italiano. “L’ho imparato per caso. Quando avevo 18 o 19 anni mi sono iscritta a progetti italiani e così l’ho imparato. Mi sono sempre piaciute le lingue straniere e studiare gli accenti diversi. Questa è una vera passione che ho”, ha ricordato Cruz. “E più lavoro e più imparo, questo è così utile quando devi comunicare con altre persone. Mi sento molto fortunata di poter recitare in lingue straniere”, ha concluso.

CRIALESE, IL REGISTA: “NON SI DECIDE DI FARE UN VIAGGIO COME IL MIO, CI SI NASCE”

Verso la fine dell’incontro, Crialese ha svelato quanto l’arte lo abbia aiutato a superare le sue transizioni personali. “Non si decide di fare un viaggio come il mio. Si nasce così. Non ho ricordi in cui sono stato percepito in modo diverso da come sono oggi. Quindi non c’è scelta al riguardo”, ha detto il regista, che ha concluso: “La scelta è continuare a credere in te stesso e nel tuo viaggio o morire”.

Il film – scritto da Crialese, Francesca Manieri e Vittorio Moroni – è una produzione Wildside (una società del gruppo Fremantle), Warner Bros. Entertainment Italia, Chapter 2, Pathé, France 3 Cinema, con la partecipazione di Canal+, Ciné+, France Televisions.

IL TRAILER

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