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VIDEO | Una Silicon Valley ad Agrigento, il progetto che restituisce 100 ‘cervelli’ alla Sicilia

"Si chiama Datafactor ed è un polo informatico di alta tecnologia" spiega in una videointervista alla Dire Franco Celletti, amministratore delegato di Topnetwork Spa

Pubblicato:04-09-2020 16:22
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 19:50

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ROMA – Un polo informatico di alta tecnologia, con cento figure professionali altamente qualificate, ad Agrigento. Si chiama Datafactor, un progetto targato Topnetwork Spa ed Expleo che verrà presentato proprio nella città siciliana lunedì 7 settembre alle 11, nella sede dell’ex Collegio dei Filippini in via Atenea 270.

Pensiamo che possa essere il momento giusto per provare a fare una piccola Silicon Valley ad Agrigento– dice Franco Celletti, amministratore delegato di Topnetwork Spa, 5 sedi in Italia e 600 professionisti che lavorano sull’analisi dei dati, soluzioni tecnologiche e intelligenza artificiale, nella videointervista all’agenzia Dire- siamo tutti convinti che possa funzionare”.

Spiega Celletti: “Datafactor è una bella sfida, oltre che per l’aspetto tecnologico, perché c’è la volontà di creare una realtà in una regione come la Sicilia e in un comune come Agrigento e provare a riportare le persone siciliane in Sicilia. Abbiamo provato a capire se c’era la possibilità di creare una realtà specifica in una regione bellissima dove c’è necessità di lavoro. Questo sarebbe il primo caso di una società ad alto contenuto tecnologico fatta da siciliani“.


Un polo informatico che darà lavoro a un centinaio di persone, che nell’auspicio dei fondatori dovrebbero portare con sé in Sicilia anche le loro famiglie. “Il progetto prevede un investimento di 21 milioni– dice ancora Celletti- di cui circa il quaranta per cento a fondo perduto con il contributo del Mise e Regione Sicilia. La sfida è creare un’eccellenza che non sia momentanea ma che si sviluppi e resti ad Agrigento per inserire e portare ad Agrigento anche le famiglie”.

Sarà il Collegio dei Filippini di Agrigento a fare da cornice, lunedì 7 settembre alle 11, alla presentazione di Datafactor, progetto che intende trasformare Agrigento in un polo informatico di eccellenza nel settore della data science. L’evento promosso da Expleo Italia e TopNetworkc sarà patrocinato dal comune. Il comitato scientifico formato da professori dell’Università di Catania, Messina, Lecce e Roma e da manager per la Pubblica amministrazione presenterà il progetto Datafactor.

Il centro di competenza Datafactor coinvolgerà almeno 300 figure professionali altamente qualificate tra Agrigento, la regione Sicilia, le unità di Lecce, Roma e Milano. I lavoratori provenienti da altre regioni in Italia che si insedieranno nella città dei templi, con le loro famiglie, saranno supportati da adeguati programmi di orientamento forniti dal comune. Il progetto prevede, inoltre, un investimento in ricerca e sviluppo pari a circa 21 milioni di euro, con una quota maggiore di provenienza privata, nei tre anni di esecuzione. L’incremento occupazionale generato dall’investimento di Datafactor produrrà un indotto economico in termini di acquisto di beni e servizi dei nuovi occupati oltre che benefici sull’intero territorio regionale siciliano, in termini di aumento della produzione locale, crescita dell’occupazione, incremento del livello di know-how nell’ambito Ict e crescita economica locale.

Sulla base delle disponibilità di altri comuni della Sicilia, il nuovo polo informatico estenderà la propria attività presso altre città siciliane, instaurando rapporti di collaborazione e condividendo piani di sviluppo con le relative amministrazioni.

IL TEMPO DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE


“Lavoriamo a soluzioni per risparmiare e rendere più facile e sicura la vita delle persone. La sfida deve essere provare a capire se ogni tanto qualche prodotto italiano di nanotecnologia possa nascere” dice Franco Celletti, amministratore delegato di Topnetwork Spa, 5 sedi in Italia e 600 professionisti, che si occupa di intelligenza artificiale e analisi e gestione di dati: “Secondo noi in questo momento ci può essere questa capacità- sottolinea nella videointervista all’agenzia Dire- quella di essere tra i primi ad avere un gruppo forte in una specializzazione che sta prendendo piede ma non è ancora così diffusa”.

Poi, spiega, “negli ultimi anni abbiamo fatto un grande investimento sull’intelligenza artificiale. Siamo partiti dall’aspetto legato alla robotica ma poi abbiamo capito che in questo momento l’evoluzione più facile è quella applicata alle soluzioni di tutti i giorni“.

La sua azienda lavora “con il ministero della Giustizia, sono otto anni che seguiamo la parte legata ai tribunali penali, abbiamo rapporti con Enel, con Poste, con Telecom Italia e altre grosse realtà. Con queste stiamo cercando di capire come e quanto siamo in grado di portare avanti delle soluzioni che diano un valore aggiunto al Paese”.

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