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Gli esperti: “La ventilazione meccanica è l’unica soluzione per una ripresa delle lezioni in presenza”

L'ingegnere Buonanno (Unicassino): -80% rischio contagio. Per lo pneumologo Midulla "eliminano i droplets con germi"

Pubblicato:04-08-2022 18:24
Ultimo aggiornamento:05-08-2022 08:14

scuola vuota
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ROMA – Ventilazione meccanica controllata nelle aule per garantire una ripresa delle lezioni in sicurezza. Secondo gli esperti, l’installazione di impianti meccanici è l’unico sistema che potrebbe ridurre il contagio da Covid-19 nelle aule se non dovesse essere prorogato l’obbligo di indossare le mascherine. A spiegarlo, all’agenzia di stampa Dire, è Giorgio Buonanno, docente di fisica tecnica all’Università degli studi di Cassino. “Con i sistemi di ventilazione il contagio viene ridotto in maniera importante, perché il contagio avviene attraverso l’aerosol, le piccole goccioline che emettiamo quando parliamo o respiriamo e che galleggiano poi nell’aria. Certo, nel caso di un compagno di banco infetto dal virus, l’uso della mascherina ffp2, che aderisce bene al volto, è l’unico strumento che garantisce la sicurezza al 100%. Ma in una condizione di normalità, i sistemi di ventilazione meccanica sono l’unica misura che garantisce sicurezza e libertà“, spiega l’ingegnere.

LO STUDIO DELLA REGIONE MARCHE: CON VCM -80% RISCHIO CONTAGIO

Buonanno ha partecipato allo studio pilota promosso nelle Marche per calcolare l’efficienza della ventilazione meccanica controllata (vcm). Dal documento, è emerso che la vcm abbatte il rischio di contagio di oltre l’80%. “Con sistemi che garantiscono un ricambio di aria ogni 10 minuti, i contagi scendono dell’80% rispetto alle classi che avevano tenuto le finestre aperte. Tenendo le finestre aperte, il ricambio di aria è di 3 volumi l’ora rispetto ai 5-6 garantiti dalla ventilazione meccanica- spiega Buonanno- aprire le finestre non è sufficiente per bloccare il contagio, e comporta anche una dispersione di energie“.

I COSTI: CIRCA 4MILA EURO A CLASSE

Per un impianto simile il costo è di circa 4mila euro a classe. Non una cifra irrisoria, considerando che in Italia ci sono circa 42mila edifici. “Ma se calcoliamo la spesa di una mascherina ffp2 per ogni alunno, per tutto l’anno, arriviamo circa a 5mila euro per una sola classe. E si parla di una mascherina usa e getta, mentre questi sistemi di ventilazione sono un investimento per il futuro- aggiunge il docente- la
ventilazione meccanica controllata è l’unica soluzione che garantisce sicurezza e recupero energetico. Tutti gli ambienti chiusi, nel futuro andranno verso una gestione degli agenti patogeni respiratori“.


LO PNEUMOLOGO: VENTILAZIONE IMPORTANTE PER RIDURRE ESPOSIZIONE A TUTTI I VIRUS


Anche per Fabio Midulla, presidente di Simri (Società italiana per le malattie respiratorie infantili), pneumologo e responsabile pediatrico dell’Umberto I, “i sistemi di ventilazione nelle aule sarebbero molto importanti per ridurre non solo il contagio da Covid-19 ma in generale l’esposizione ai germi e ai virus”. Secondo Midulla la prevenzione primaria (mascherine, lavaggio delle mani, evitare gli ambienti chiusi) continua ad essere centrale per ridurre il rischio del contagio, ma non si può pensare di indossare la mascherina per sempre. “Nel futuro sarebbe opportuno se chi ha sintomi virali, di qualsiasi tipo, indossi una mascherina- spiega alla Dire- ma con una buona ventilazione dell’ambiente si eliminano la maggior parte di droplets con germi. Senza mascherine e senza ventilazione, abbiamo paura che questo autunno possano esserci altri virus respiratori, come sta accadendo nel continente australe”

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