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Zaia: “Il Governo chiarisca i ‘buchi neri’ sul green pass”

Il governatore del Veneto rassicura i cittadini: "Venerdì resteremo in zona bianca"

Pubblicato:04-08-2021 15:00
Ultimo aggiornamento:04-08-2021 15:00

luca zaia
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VENEZIA – Il Governo dovrebbe fare chiarezza su alcuni “buchi neri” che ancora sono presenti nelle regole relative al Green pass. A chiederlo è il presidente della Regione Luca Zaia, oggi in conferenza stampa dalla sede della Protezione civile regionale. Ad esempio, afferma Zaia, dal 6 agosto albergatori e ristoratori dovranno chiedere il Green pass per far sedere i clienti al chiuso, ma siamo sicuri che ne abbiano potestà giuridica? E se ce l’hanno per il Green pass, ce l’hanno anche per chiedere un documento di identità”. E, ancora, “ci sono poi cittadini vaccinati che non riescono a ottenere il Green pass e quindi si rende valida la certificazione vaccinale? Sarebbe buon senso…”. Insomma, “io penso che il Governo dovrebbe fare chiarezza. Vanno risolti i problemi, se serve anche con una circolare, un decreto”, conclude.

“VENERDÌ IL VENETO RESTA IN ZONA BIANCA”

Venerdì, con la riclassificazione delle Regioni, il Veneto resterà in zona bianca. Ne è sicuro il presidente della Regione Luca Zaia, che precisa: “Con i nuovi parametri, perché con quelli vecchi saremmo in zona gialla, forse anche arancione, e quindi cominceremmo ad avere le prime chiusure, ma con gli ospedali sostanzialmente vuoti”. Quindi, “non saremmo scienziati, ma abbiamo fatto il bene della comunità” chiedendo il cambio dei parametri.

“HACKER? SIAMO PREOCCUPATI MA NON PAGHEREMO RISCATTI”

Anche il Veneto è preoccupato per la possibilità di attacchi hacker ai sistemi informatici relativi alla gestione sanitaria e della campagna vaccinale. Lo spiega Zaia, rispondendo alle domande dei giornalisti. “Che il Governo faccia un’agenzia per il cyber crime va bene, ma se l’attacco è in corso adesso…“, afferma Zaia, che si lancia poi in un elenco dei punti fermi: primo, il Veneto è dotato di sistemi di sicurezza e “speriamo che le nostre protezioni funzionino”; secondo “speriamo non guardino ai nostri sistemi (eventuali hacker, ndr)”; terzo “se succede qualcosa cercheremo di risolvere il problema”; quarto “non paghiamo riscatti”.


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