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Pedala da Bologna a Brighton contro le violenze domestiche

Si chiama Eva Plicchi ed è una psicoterapeuta: ha lanciato una raccolta fondi per coprire un mese di attività di uno sportello contro le violenze domestiche

Pubblicato:04-08-2020 12:05
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 19:43
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BOLOGNA – Otto Paesi diversi, 25 giorni in sella a una bicicletta: sono i numeri del viaggio, iniziato ieri da Bologna, di Eva Plicchi, psicoterapeuta bolognese che ha deciso di attraversare l’Europa in sella alla sua bici, e a fin di bene. Tutto è iniziato durante i mesi del lockdown a causa dell’emergenza coronavirus, quando Plicchi ha continuato a prestare il suo servizio di supporto psicologico alle donne che si rivolgevano allo sportello ‘Chiama chiAma’ dell’associazione MondoDonna onlus, di Bologna.

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“Mi sono resa conto che Chiama chAama non solo ha continuato a mantenere attivo il suo servizio- racconta Eva alla ‘Dire’- ma lo ha addirittura intensificato durante il periodo della quarantena, proprio per andare incontro alle emergenze nate in seguito alla convivenze forzate imposte durante il periodo più acuto della pandemia”.

Il viaggio di Eva dunque, è una reazione simbolica alle libertà di movimento negate durante i mesi del lockdown e anche la meta, Brighton, non è scelta a caso. “Ho una grande passione per l’Inghilterra, e piano piano vedevo cancellare tutti i voli che avevo prenotato per le mie brevi fughe”, racconta Plicchi, che perciò ha scelto di arrivarci in bici, sicura di non essere fermata, attraversando Italia, Svizzera, Lichtenstein, Germania, Francia, Paesi Bassi, Belgio, arrivando in Inghilterra.

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Il viaggio di Plicchi, che si potrà seguire giorno dopo giorno sulla pagina Facebook dedicata ‘Pedalando attraverso l’Europa in difesa delle donne‘ (oltre che su quelle di MondoDonna onlus e Chiama chiAma), è accompagnato da una raccolta fondi attiva sulla piattaforma gofoundme.org. L’obiettivo della psicoterapeuta è di raccogliere almeno 6.000 euro, così da poter sostenere un mese dell’attività degli sportelli Chiama chiAma.

Il mantenimento di ogni sportello del centro antiviolenza infatti, attivo sul territorio della Città metropolitana di Bologna e nel distretto di Cattolica e Riccione, costa circa 200 euro al giorno per coprire le spese, da quelle dell’equipe operativa (operatrici, psicologhe, mediatrici culturali, avvocati), alla produzione delle campagne e dei materiali di comunicazione. Ma anche il mantenimento dei luoghi di incontro, i giochi per i bambini e l’organizzazione dei gruppi di socializzazione tra donne vittime di violenza.

Distanti ma vicine negli intenti, Plicchi ha coinvolto anche un’altra donna che già da qualche giorno è partita in bicicletta in direzione opposta, verso sud. Ivana Cerri, partita dalla sua città natale, Sirmione, raggiungerà le isole Canarie, dove vive e dove ha conosciuto Plicchi. “Siamo due donne sole, con la libertà di viaggiare e di decidere come farlo e credo che questo sia un messaggio potentissimo- commenta Plicchi- tra l’altro, il mio percorso e quello di Ivana verso sud è come se chiudessero simbolicamente un cerchio”.

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