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Migranti, Di Maio a Renzi: “Faccia di bronzo, altro che pugno di ferro”

ROMA - "Pugno di ferro? Faccia di bronzo!". Cosi'

Pubblicato:04-08-2017 14:18
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:35

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ROMA – “Pugno di ferro? Faccia di bronzo!“. Cosi’ Luigi Di Maio (m5s), vicepresidente della Camera, replica alle parole del segretario del Pd Matteo Renzi.
“L’ipocrisia di Matteo Renzi non ha eguali- prosegue-. Oggi dice che bisogna usare il ‘pugno di ferro’ contro le Ong che hanno contatti con gli scafisti, peccato però che quando sollevai io il tema in aprile si mise a sparare a zero sul MoVimento 5 Stelle e sulla mia persona. ‘Faccia di bronzo’, altro che ‘pugno di ferro'”.

“Prima mi attaccava- sottolinea-, oggi fa il pappagallo e ripete principi che noi abbiamo già messo nero su bianco in una proposta di legge a prima firma Alfonso Bonafede. Invece di rilasciare interviste qua e là si chiami il suo partito e gli chieda di portare in aula la nostra Pdl, che prevede di attribuire alle unità nel Mediterraneo i poteri dell’autorità giudiziaria. Solo in questo modo riusciremo a supportare il lavoro delle Procure che stanno lavorando”.


Poi un’altra considerazione, continua, “visto che Renzi ha anche bollato come una ‘bufala pazzesca’ quel che invece è ormai una verità appurata (e confermata anche da ex ministri del Pd come la Bonino e Mauro), ovvero che è stato lui, nel 2014, a stringere un accordo con Bruxelles per far approdare tutti i migranti del Mediterraneo in Italia. Dà la colpa agli altri Stati membri che non stanno facendo la propria parte. Ma fatemi capire: Renzi il patto con Bruxelles l’ha stretto sulla fiducia? Senza sapere o immaginare che poi gli altri Paesi Ue ci avrebbero voltato le spalle appellandosi a Dublino? E ci voleva tanto a prevederlo?”.

Il punto, dice ancora Di Maio, “è che Renzi altro non sa fare che dare la colpa agli altri, su ogni cosa. Vede gufi ovunque, fin da quando è salito a Palazzo Chigi. E’ una vera e propria ossessione la sua, come quella che prova verso il MoVimento 5 Stelle! La smetta di pensare ai fantasmi e porti la nostra proposta in Aula!”.

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