NEWS:

La dieta mediterranea è un valido alleato per la prevenzione dei tumori

Incontro all’Expo organizzato dal ministero della Salute con il professor Vincenzi

Pubblicato:04-08-2015 13:50
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:31

dieta mediterranea
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

MILANO – Gli incontri promossi dal ministero della Salute al Padiglione Italia di Expo Milano 2015 non vanno in vacanza. Allo Spazio donna si è parlato di alimentazione e neoplasie. L’argomento è sempre attuale, e non comprende ovviamente le sole abitudini a tavola, ma anche un complessivo stile di vita che possa aiutare a prevenire degenerazioni organiche proprie appunto delle patologie oncologiche: “Diciamo che il discorso va prettamente inquadrato in una logica di prevenzione-ha spiegato il relatore Massimo Vincenzi, dietologo, membro della fondazione Adi e rappresentante del ministero della Salute- ma può essere un aiuto anche in caso di malattia già contratta, in compatibilità con le terapie prescritte dal proprio oncologo”. La dieta mediterranea si dimostra un valido alleato come spesso accade, soprattutto coadiuvata da una regolare attività fisica, che non necessariamente è intesa come attività agonistica: è sufficiente una costante abitudine a passeggiate per offrire un valido supporto.

   dieta mediterranea

Per il resto, limitare il consumo di alcol a “un bicchiere al giorno per le donne, uno a pasto per gli uomini”, ha detto ancora Vincenzi, e poi limitare il sale iodato a “massimo 5 grammi al giorno”, controllare l’assunzioni di grassi saturi e astenersi drasticamente dal fumo. Non eccedere neanche nelle bibite gassate e nel consumo di carne rossa, che va mangiata non più di 2-3 volte alla settimana. Grande spazio alle verdure, soprattutto perché, come dice Vincenzi, “contribuiscono allo stimolo di sazietà” anche se vanno sempre variate per riuscire ad accaparrarsi il più largo ventaglio possibile di vitamine e minerali utili a rinforzare organismo e sistema immunitario, mentre una attenzione particolare va sempre riservata all’indice di glicemia troppo alto, un fattore di rischio che si può contrastare limitando gli zuccheri e che normalmente se trascurato fa aumentare l’insulina, situazione che predispone l’organismo a disfunzioni tumorali.


 

“Per la prevenzione di malattie tumorali- ha infatti concluso Vincenzi- consigliamo certamente frutta e verdura, a patto che si stabilisca una certa varietà per permettere all’organismo di recuperare tutte le vitamine e i minerali possibili. Per quanto riguarda la quantità, credo che 500-600 grammi giornalieri complessivi siano più che indicati. Certo, per quanto riguarda la frutta il discorso è un po’ diverso, in primo luogo perché non stimola la sazietà come fa la verdura ad esempio, ma soprattutto perché è comunque ricca di fruttosio, che assunto a larga quantità non penso faccia così bene in un discorso di monitoraggio della glicemia”.

di Nicola Mente

Giornalista

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it