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Grizzana Morandi, domenica riapre la Rocchetta Mattei

Lo storico "castello" nella frazione di Savignano, costruito nel 1850 sulle rovine di un antico maniero risalente al 1200, sarà nuovamente visitabile

Pubblicato:04-08-2015 10:57
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:29

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BOLOGNA – I lavori di restauro della Fondazione Carisbo sono ormai a buon punto (sono stati completati per due terzi circa), per questo da domenica la Rocchetta Mattei potrà finalmente essere riaperta al pubblico.

Rocchetta Mattei

La riapertura è il risultato dell’accordo tra Fondazione Cassa di risparmio di Bologna e il Comune di Grizzana Morandi, in sinergia con l’Unione Comuni Appennino bolognese e la Città metropolitana.


Dal 9 agosto, quindi, lo storico “castello” nella frazione di Savignano, costruito nel 1850 sulle rovine di un antico maniero risalente al 1200, sarà nuovamente visitabile nelle giornate di sabato e domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.

Un risultato ottenuto anche grazie alla collaborazione della Pro Loco e delle associazioni di Riola, che rende la Rocchetta di nuovo fruibile ai residenti e ai turisti, anche se per ora solo in via sperimentale. L’obiettivo della Fondazione Carisbo, che l’ha acquistata nel 2005, è infatti la realizzazione, una volta terminati i restauri, di un polo multifunzionale a livello nazionale e internazionale, che si inserisca nell’ambito del percorso culturale, artistico ed enogastronomico dell’Appennino. Ovviamente soddisfatta per la riapertura Graziella Leoni, sindaco di Grizzana, che non manca di ringraziare la Fondazione, perché “non ha semplicemente salvato un immobile unico da sicuro degrado ma ha investito nella comunità dell’Appennino e nelle sue potenzialità”. Da parte sua, il presidente della Fondazione Carisbo, Leone Sibani, afferma che la Rocchetta “ha le potenzialità per essere motore e traino per lo sviluppo culturale e turistico del territorio”, e auspica che questo risultato sia “un primo passo che permetta di sperimentare, in futuro, nuove soluzioni e modalità di collaborazione con le Istituzioni e il volontariato locale”.

di Andrea Mari

Giornalista

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