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Regionali Lazio, Tidei (IV): “Primarie non sono la modalità più opportuna per la scelta del presidente”

Per vincere le prossime elezioni regionali, al centrosinistra servirà "una candidatura forte", ha detto la coordinatrice di Italia Viva Lazio

Pubblicato:04-07-2022 17:19
Ultimo aggiornamento:04-07-2022 19:37

MARIETTA TIDEI POLITICO
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ROMA – Si fa un gran parlare di una imminente candidatura alle primarie del centrosinistra, in vista delle prossime elezioni regionali, di Enrico Gasbarra. L’ex vicesindaco di Roma, già presidente della Provincia di Roma, deputato ed eurodeputato si aggiungerebbe al vicepresidente del Lazio, Daniele Leodori, all’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, e (di fatto) alla capogruppo della Lista Civica Zingaretti, Marta Bonafoni, e secondo Marietta Tidei, coordinatrice di Italia Viva Lazio, potrebbe rappresentare quel punto alto di sintesi. “Perché no, assolutamente sì- ha detto la consigliera regionale all’agenzia Dire- Apprezzo il lavoro di D’Amato, Leodori e Bonafoni e ho un ottimo giudizio sul lavoro di Gasbarra, che avrebbe chance di vittoria alle elezioni. Queste quattro candidature sono tutte di livello e hanno la legittimità per ambire a presiedere la Regione Lazio. Ma solo uno vince. Questo è il ragionamento che dobbiamo fare”. Per questo “invoco il buon senso di chi si occupa del Lazio. Sta soprattutto a noi- ha proseguito Tidei- trovare la candidatura più competitiva. Non invoco un intervento nazionale, anche se so per certo che i livelli nazionali dei partiti parlano del Lazio, ma soprattutto noi dobbiamo fare delle scelte forti e se c’è la necessità di prenderci un supplemento di riflessione su questo, perché non farlo. Non si vota domattina”. Tra le ipotesi che circolano c’è anche quella della ricerca in atto di un candidato civico (visti anche i successi a Viterbo e Guidonia di due sindaci non politici) per superare il panorama frammentato delle varie proposte in campo: “Ad oggi non vedo candidati civici- ha ribattuto Tidei- Le candidature sul tavolo sono politiche e auspico per la Regione un radicamento politico importante. Non abbiamo fretta di definire percorsi e alleanze, non metterei un vincolo sul percorso”.

“Ad oggi” nel centrosinistra regionale “non sono emersi punti programmatici difficilmente componibili. L’impianto regge. Poi bisognerà vedere se non ci si va a schiantare su quello politico e sulla scelta del nome (del candidato presidente, ndr). Il problema è lì, sia sul nome che sulla modalità”. Lo ha detto la coordinatrice di Italia Viva Lazio, Marietta Tidei, nel corso di un’intervista all’agenzia Dire. “Non romperemo la coalizione sul programma, ho trovato tutte persone di buona volontà che hanno intenzione di costruire qualcosa di serio. Il punto sarà il nome del candidato e come individuarlo- ha spiegato Tidei- C’è chi spinge di più per le primarie, chi per una soluzione di sintesi prima. Al momento il fronte è spaccato a metà. A settembre si arriverà a una quadra“.

Di sicuro, secondo Tidei, “L’uscita di Calenda dai tavoli programmatici deve farci riflettere come anche il pessimo risultato del centrosinistra alle amministratrive. Il centrosinistra deve avere un po’ di preoccupazione perché non solo ha perso a Guidonia e Viterbo contro due schieramenti civici ma anche a Rieti e Frosinone dove dall’altra parte c’era il centrodestra, che ha un suo radicamento e dove va unito è pericoloso. Quindi, non possiamo minimamente sbagliare le allenze né, soprattutto, la scelta del candidato presidente. Perché non è scontato che si vinca con chiunque si vada al voto”. Ad oggi “non c’è una figura mediaticamente forte come quella di Zingaretti- ha concluso Tidei- La scelta deve essere accurata, pensando a costruire una coalizione che sia forte e nello stesso tempo tenga conto delle diverse sensibilità, perché finora questo non è stato fatto. Qualche correzione di tiro ci vuole”.


PRIMARIE NO MODALITÀ PIÙ OPPORTUNA PER PRESIDENTE

“Non credo le primarie siano la modalità più opportuna per individuare il candidato presidente”. Lo ha detto la coordinatrice di Italia Viva Lazio, Marietta Tidei, nel corso di un’intervista all’agenzia Dire, a proposito dei movimenti interni al centrosinistra in vista delle elezioni regionali in programma nella prossima primavera. Attualmente le primarie non sono state indette, anche se il segretario del Pd Lazio, Bruno Astorre, le considera inevitabili. Pronti a correre ci sono il vicepresidente del Lazio, Daniele Leodori, l’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, entrambi del Pd, e di fatto la capogruppo della Lista Civica Zingaretti, Marta Bonafoni.

Inoltre, è data per imminente la candidatura di un altro pezzo grosso dem: l’ex deputato ed eurodeputato, Enrico Gasbarra. “Non mi piacerebbe vedere un congresso del Pd mascherato da primarie perché questa cosa non serve a nessuno- ha spiegato Tidei- né tanto meno delle cose finte dove uno mette la propria fiche, per dire ‘Ci sto anche io’, sul modello delle primarie fatte a Roma che non mi sono piaciute. Gualtieri ha vinto ma non mi sembravano primarie equilibrate dal punto di vista delle candidature in campo. Prendiamoci del tempo, sicuramente si può trovare un buon candidato che metta insieme tutti”. Il primo step è “capire, tra le diverse proposte in campo, qual è il candidato più competitivo per vincere alla fine. Ad esempio, a Rieti Di Berardino ha perso le primarie contro Pietrangeli che poi ha perso le elezioni- ha continuato Tidei- Non è detto che chi vince le primarie vinca anche dopo, perché sono due elezioni diverse. Alle primarie votano gli elettori più politicizzati e interessati, non è detto però che questi siano rappresentativi degli umori dell’intera base elettorale. Va fatta una scelta molto attenta, dovremo essere d’accordo sul programma e sui pesi all’interno della coalizione, che anche il voto ci consegnerà”. Secondo Tidei “alcuni errori sono stati fatti dalla nuova maggioranza uscita dall’accordo col 5 Stelle. Vanno inquadrate bene le questioni e va costruita una proposta forte. Preferirei non si arrivasse alle primarie e che il centrosinistra trovasse una sua sintesi al suo interno anche prima, evitando di lasciare un po’ di morti e feriti sul campo: perché a volte le primarie possono essere molto dure. Se poi alla fine non ci si riesce nessuno si strappa i capelli”.

REGIONALI SI VINCONO A ROMA E PRENDENDO ANCHE VOTI CENTRODESTRA

Per vincere le prossime elezioni regionali, al centrosinistra servirà “una candidatura forte, che dovrà prendere non solo i voti del centrosinistra ma allargarsi anche al centrodestra, perché questo ci fa vincere le elezioni”. Lo ha detto, nel corso di un’intervista all’agenzia Dire, la coordinatrice di Italia Viva Lazio, Marietta Tidei.
La consigliera regionale è anche sicura che “le elezioni si vincono a Roma. Senza un ‘recupero’ importante nella Capitale sarà difficile per il cnetrosinistra vincere”.

CALENDA FUORI DA TAVOLO MAGGIORANZA È INCOMPRENSIBILE

“Trovo incomprensibili le posizioni di Calenda, perché Azione nel Lazio è dentro la maggioranza di centrosinistra come Italia Viva ma non ho visto da parte loro le barricate di fronte alle questioni poste dal M5S”. Così la coordinatrice di Italia Viva Lazio, Marietta Tidei, nel corso di un’intervista all’agenzia Dire, ha commentato la scelta di Calenda di uscire dal tavolo del centrosinistra.
“Calenda a volte è incomprensibile. Dice di volere costruire questa proposta di area riformista poi però è lui che si ritiene giudice di chi può starci o no. Non riscontro la stessa coerenza nelle cose di tutti i giorni- ha aggiunto Tidei- Non ho visto da parte di Azione queste barricate nei confronti delle posizioni del M5S in Regione. E’ evidente che Calenda sta giocando una partita nazionale e quindi tutto deve seguire a ruota. Il Lazio però ha una sua importanza strategica, va trattato con grande senso di responsabilità e con un po’ di coerenza. La consigliera Grippo ha partecipato ai tavoli programmatici dove c’era anche il 5 Stelle. Vedremo quanto resteranno fuori da questi tavoli. Se sto in una coalizione ambisco a dire la mia su tutto, non certo a mettermi fuori per poi criticare”.
Tidei riconosce di essere “certamente più vicina alle posizioni di Calenda che a quelle del M5S e auspico l’unione delle forze riformiste di cui il Paese ha bisogno. La preghiera che faccio è che all’interno di queste forze non ci sia più una gara su chi deve primeggiare ma si parta dalle tante cose che ci uniscono, anche col Pd”.
Recentemente il leader di Azione ha contrapporto al campo largo del centrosinistra una colazione riformista da va dal Pd a Forza Italia, passando per Azione, Italia Viva e Più Europa: “Bisogna vedere fino a quando Calenda terrà in piedi questa proposta politica, perché la mattina dice una cosa e la sera ha cambiato idea- ha risposto Tidei- Fino a ieri, ad esempio, vedeva Italia Viva come la peste…”.

NON METTO VETI SU M5S MA LENTEZZE SU TRANSIZIONE ECOLOGICA

“Non metto veti su nessuno, ho avuto anche buoni rapporti con alcuni colleghi del M5S, ma se sul turismo è stato fatto un buon lavoro sulla transizione ecologica abbiamo registrato delle lentezze. Il Lazio è stata l’unica regione che ha messo una moratoria sullo sviluppo delle energie rinnovabili, quando il governo diceva di velocizzare”. Lo ha detto la coordinatrice di Italia Viva Lazio, Marietta Tidei, in un’intervista all’agenzia Dire, a proposito della sua posizione sulla presenza del M5S nel campo largo del centrosinistra in vista delle prossime elezioni regionali.
“Il Governo ha impugnato questa norma per due volte, eppure il 5S è voluto andare avanti come un treno su un’operazione folle, perché non si blocca per 8 mesi un settore produttivo così importante- ha aggiunto Tidei- Abbiamo fatto una battaglia su questo in completa solitudine perché il Pd è stato completamente succube delle posizioni ideologiche del M5S poi bocciate dal Governo e dal mondo produttivo. Questo è abbastanza emblematico di come non si dovrebbe governare”.

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