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Pd “sotto attacco”: blitz di Forza nuova, macchinazioni social e pure gli hacker

Il partito democratico ha deciso di denunciare alla magistratura una serie di episodi tra cui vedono dei legami: i fotomontaggi su Sea Watch, i blitz contro le sedi e oggi il down del sito web

Pubblicato:04-07-2019 17:28
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:29

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ROMA – “Nel pomeriggio di oggi i siti del Partito Democratico sono stati irraggiungibili per diverse ore a causa di quello che, stando alle prime verifiche tecniche, si può qualificare come un attacco hacker“, denuncia il Partito democratico. “Sono stati irraggiungibili i siti del Partito Democratico, del gruppo dei senatori e di Democratica. Una circostanza inquietante e davvero sorprendente che è avvenuta in coincidenza con la conferenza stampa organizzata per presentare le denunce e le iniziative giudiziarie contro le diffamazioni online“.

Nel corso di un incontro coi giornalisti al Nazareno, infatti, il responsabile della comunicazione dem Marco Miccoli ha denunciato una campagna diffamatoria contro il partito, messa in opera congiuntamente alla campagna di solidarieta’ del Pd a Sea Watch. “Denunciamo una macchinazione sul web ma anche un’iniziativa politica che ha cavalcato questa macchinazione. Così il M5s o il fotomontaggio del leghista Alex Bazzarro che produce un fotomontaggio dove i parlamentari a bordo di Sea Watch vengono ritratti come stessero a fare un pranzo di pesce. Noi abbiamo deciso di partire con una serie di denunce a tutto questo. E’ venuto il momento di dire basta”, spiega Miccoli.

Oltre a questo Miccoli e il Pd denunciano il blitz “avvenuto due giorni fa da parte di due persone che hanno tentato di entrare nella stessa sede con le stesse dinamiche con cui hanno affiggere i manifesti all’esterno delle nostre sedi. Il nostro servizio li ha cacciati. Loro hanno lasciato un volantino. Si sono dichiarati di Forza Nuova”.


La fake news del pranzo di pesce sulla Sea Watch, Fratoianni svela il fotomontaggio

I protagonisti dell’incursione sono stati ripresi dalle videocamere di sorveglianza e le immagini sono ora al vaglio della Digos per l’identificazione e la successiva denuncia. Il Pd ha subito attacchi anche a diverse sedi locali, da Palermo, Bergamo e Fiumicino. Tornando agli attacchi sui social, Miccoli spiega che il Pd “pensa che dietro ci sia un’organizzazione. C’è l’esigenza di un’apertura di un’inchiesta. Vogliamo dire che non c’è l’immunità sui social. Anche i singoli verranno denunciati”.

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