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Processo contro i Casamonica, il Comune di Roma arriva in ritardo e non sarà parte civile

Il Pd attacca: "Ritardo colposo, dalla giunta Raggi un'offesa alla città di Roma"

Pubblicato:04-07-2019 12:30
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:29
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ROMA – Roma Capitale non sarà parte civile nel maxi procedimento sul clan Casamonica, che vede 63 persone imputate. Il gup del Tribunale di Roma ha respinto l’istanza di costituzione perche’ è stata depositata tardivamente. Il Campidoglio potrà presentare la costituzione dopo l’eventuale rinvio a giudizio in fase dibattimentale.

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“La Giunta Raggi presenta in ritardo, oltre i tempi previsti, l’istanza di costituzione di parte civile nel processo al clan Casamonica. E’ un ritardo colposo che offende la città di Roma, l’istituzione e tutti coloro che hanno subito per anni le violenze e i reati commessi dalla famiglia Casamonica e dai suoi affiliati”. Lo scrive in un comunicato il segretario del Pd Lazio, Bruno Astorre, che aggiunge: “Vogliamo sperare sia un errore che diventa però grave di fronte alle numerose sollecitazioni venute da diverse parti in particolare dalle associazioni antimafia che con la Regione Lazio si sono costituite parti civile nei tempi e modi giusti”.

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