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Dl Dignità, Bernaudo: “Siamo fermi ad anni 50 e flat tax a babbo morto”

ROMA - “Gira che ti rigira siamo fermi agli anni ‘50”. Così il presidente di SOS partita IVA Andrea Bernaudo

Pubblicato:04-07-2018 15:35
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:20
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ROMA – “Gira che ti rigira siamo fermi agli anni ‘50”. Così il presidente di SOS partita IVA Andrea Bernaudo commenta il Decreto Dignità approvato lunedì sera dal Consiglio dei Ministri.

“Purtroppo anche questo governo vuole farci credere che il mondo del lavoro vive ancora nella contrapposizione (tanto cara alla triplice sindacale) tra padroni e operai, imprese e collaboratori, partite Iva ‘vere’ contro partite Iva ‘finte’. Ma non è così! Oggi la contrapposizione- spiega Bernaudo- è tra chi lavora e produce e lo Stato ed il parastato italiano che, col suo braccio armato (burocrazia e fisco) ed i suoi sprechi, soffoca tutti: imprenditori, autonomi e dipendenti del privato”.

“Del resto, lo Stato da sempre ‘divide et impera’ il mondo del lavoro ed il governo, nonostante le promesse, rinvia la riduzione del cuneo e della pressione fiscale sulle attività produttive a babbo morto, unica soluzione per rilanciare il lavoro ed evitare le delocalizzazioni”, conclude il presidente di SOS partita IVA.


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