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Ciao Giulio, è morta l’oca mascotte del Pigneto

C'è chi pensa di dedicargli un murale, chi un tatuaggio, chi una statua o chi persino uno stemma per identificare il quartiere

Pubblicato:04-06-2021 12:30
Ultimo aggiornamento:04-06-2021 12:50

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ROMA – È una storia che scalda il cuore quella di un’oca, di nome Giulio, nel quartiere romano del Pigneto. Giulio è venuta a mancare alcuni giorni fa. E fin qui non sarebbe una notizia, visto la realtà di una città come Roma e una pandemia mondiale in corso. È forse proprio il suo essere fuori dal tempo a rendere la storia dell’oca Giulio meritevole di essere raccontata. Giulio scorrazzava da qualche anno nel giardino privato di una casa nella zona dei ‘Villini’, la parte ‘alta’ del Pigneto. Qui tra villette, giardini privati e siepi fiorite, vivono tanti giovani e moltissime famiglie, attratte da un contesto da ‘villaggio’ alle porte dell’acquedotto romano di Piazza Lodi.

Proprio loro, le famiglie con bimbi al seguito, amavano passare davanti a quel cancello privato e intrattenersi alcuni minuti con l’oca Giulio, che passo ciondolante e lesto si avvicinava al cancello di ingresso per dare ‘confidenza’ allo straniero di turno. Starnazzava Giulio, “prendeva da mangiare e si faceva anche toccare” racconta una ragazza che ricorda la simpatia dell’oca scomparsa. “Io sono il suo vicino di casa”, ci racconta una ragazzo, “Giulio era rumoroso, ma ora manca, tutto ciò è molto triste”. L’oca Giulio era diventata una mascotte, un animale da cortile domestico, che ‘obbligava’ tanti a passare di là per lanciargli una parola carina, un pezzo di pane. Lui in cambio offriva se stesso e la simpatia che solo un’oca di città può suscitare.

La morte di Giulio è diventata un vero e proprio fenomeno sui social: commento dopo commento, messaggio dopo messaggio, ora al Pigneto non si parla d’altro con tanto di messaggi di cordoglio e disegni dei bambini lasciati sul cancello della villetta. C’è chi pensa di dedicargli un murale, chi un tatuaggio, chi una statua o chi persino uno stemma per identificare il quartiere, come la Contrada dell’Oca a Siena. C’è anche chi ironizza sui social e stupito di tanto clamore si lascia andare a meme che citano film del tipo ‘I quattro dell’oca selvaggia’ o richiamano tormentoni web come ‘Perdoname madre por mi vida l’oca’. Al di là di quel che faranno gli abitanti del Pigneto, nulla al momento sembra colmare “il grande vuoto e il silenzio” lasciati da Giulio, un’oca qualunque in una città di cemento, che tante piccole emozioni ha regalato a tutti senza chiedere nulla in cambio.


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