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Al via ‘L’intervallo’, la rassegna letteraria all’IC Falcone e Borsellino di Offanengo

Ospiti dell'istituto: Susanna Tamaro, Dacia Maraini e Chiara Valerio

Pubblicato:04-06-2021 09:15
Ultimo aggiornamento:04-06-2021 09:16
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rassegna intervallo ic di offanengo
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CREMONA – Si chiama ‘L’intervallo’ ed è una vera e propria ricreazione per i docenti stanchi di parlare di burocrazia, di riunioni di lavoro, di collegi docenti e incontri per classi parallele. L’istituto ‘Falcone e Borsellino’ di Offanengo propone una rassegna letteraria online per distrarsi un po’. Un’occasione preziosa per incontrarsi a riflettere sul pianeta istruzione ma anche per divertirsi o trovare nuova energia dalle parole di scrittori che hanno a cuore i ragazzi che vivono la maggior parte del loro tempo tra i banchi. Suonata l’ultima campanella, l’istituto diretto da Romano Dasti, ha pensato di donare ai maestri e ai professori della propria scuola ma anche a chi non appartiene al ‘Falcone e Borsellino’, tre occasioni per ascoltare Susanna Tamaro, Dacia Maraini e Chiara Valerio che hanno scritto libri che sono dedicati al tema.

Il primo incontro in programma è fissato per il 15 giugno alle ore 18 con la scrittrice Susanna Tamaro, autrice del libro ‘Alzare lo sguardo. Il diritto di crescere, il dovere di educare’. La Tamaro che non ha mai nascosto il suo desiderio d’insegnare ha lanciato attraverso questo suo libro un appello. Il punto di partenza di questa appassionata lettera a un’insegnante sono le emergenze del tempo presente, ma la forza di Susanna Tamaro va ben al di là, ponendo questioni fondamentali per ricomporre la nostra convivenza. Di quale sapere abbiamo bisogno per essere in grado di affrontare la vita? Come tornare a comunicare ai bambini l’amore per le domande e la passione per la ricerca delle risposte? Cosa stanno cercando di dirci i ragazzi che oggi scendono in piazza in difesa del futuro di tutti? “Forse – spiega la scrittrice –  al cuore di un nuovo patto possibile tra le generazioni c’è la riscoperta di un concetto rivoluzionario: l’anima. Tornare a nutrirla è la condizione per ricominciare a cambiare il mondo: per una volta, in meglio”. 

Il secondo appuntamento è in calendario il 29 giugno alle ore 17 con Dacia Maraini che proprio recentemente ha pubblicato il libro ‘La scuola ci salverà’. Il noto volto della letteratura italiana prova a dare qualche riposta ad alcuni interrogativi: cosa è successo alla scuola? Come possiamo risollevare le sorti dell’istituzione più importante per il futuro del Paese dopo una fase difficile come quella che sta affrontando? “Dovremmo partire dagli insegnanti motivati e capaci che la sorreggono nonostante i molti ostacoli e dal serbatoio di vitalità degli studenti. E poi naturalmente occorre ridare all’istruzione le risorse e la centralità che merita. La scuola può fare la differenza, soprattutto in momenti di crisi”, Dacia Maraini ne è convinta e lo testimonia con il suo impegno in difesa dell’insegnamento come negli interventi scritti nel tempo e in alcuni intensi racconti raccolti in questo libro. Da sempre l’autrice si dedica al dialogo con gli studenti e con i loro docenti approfondendo modelli di apprendimento e impugnando questioni di diritti e di riforma, e in queste pagine racconta una scuola come dovrebbe e potrebbe essere, filtrata dagli occhi di scrittrice, di intellettuale civilmente impegnata e anche di docente. Storie, idee, battaglie e ricordi di una vita intera, dalle lezioni al liceo di Palermo all’insegnamento nel carcere di Rebibbia. Un viaggio tra i banchi, anche attraverso la forza dell’immaginazione, da cui emerge l’urgenza di garantire ai nostri ragazzi un’istruzione migliore per ridare all’Italia una concreta speranza nell’avvenire. 


Ma non è finita. Dopo le vacanze è già in agenda per il 30 settembre alle 17 un incontro con la scrittrice Chiara Valerio che ha ripubblicato ‘Nessuna scuola mi consola’. In questo libro c’è il caotico mondo della scuola visto attraverso lo sguardo di un’insegnante precaria, una Don Chisciotte che non si fa abbattere da burocrazie arrugginite e colleghi demotivati ma prova a cambiare prospettiva per denunciare e allo stesso tempo difendere un’istituzione bistrattata e abbandonata a sé stessa. Ad Alessandra Faggi, professoressa precaria di matematica, sezioni B e L, non piace affatto la fredda burocrazia scolastica. E per questo, dopo aver scritto dettagliatamente l’incipit dei verbali dei suoi consigli di classe, passa a raccontare di sé, la storia della sua prima macchina, la sua prima sigaretta sulla spiaggia, o “come far fuori questo o quel singolo studente”. Lo fa per divertirsi, ma anche per rendere più umane e migliori le ore in classe. E alcuni professori, inaspettatamente, parteggiano per lei e per la scuola che vorrebbe. Cinque di loro, smarriti e spavaldi, si fanno addirittura coinvolgere in un gruppo di ascolto notturno, con tanto di candele a dare un tocco satanico. Per discutere, sfogarsi, sopravvivere, ingaggiando una lotta, silenziosa ma non troppo, alle montagne di scartoffie, alle supplenze indesiderate, ai genitori aggressivi, ai collegi dei docenti interminabili, alle comunicazioni del preside. Con una scrittura divertita e divertente, Chiara Valerio ha scritto un romanzo sovversivo e spietato, che ci consegna un ordine ideale raggiungibile solo con un patto: “Mai più dare del professore a chicchessia. Professore è chi ci riesce”.

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