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Coronavirus, l’Emilia-Romagna regala una settimana di vacanza ai sanitari accorsi in aiuto

Un premio per "ogni medico e infermiere che ha lasciato i propri cari per raggiungere l’Emilia-Romagna e mettersi a disposizione"

Pubblicato:04-06-2020 14:53
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:26
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BOLOGNA – Una settimana di vacanza in Emilia-Romagna per i medici e gli infermieri che, durante l’emergenza coronavirus, sono venuti in regione a prestare il loro aiuto. La Regione, in collaborazione con Federalberghi e Assohotel, vuole ringraziare anche così il personale che ha accettato di prestare servizio nelle strutture sanitarie dell’Emilia-Romagna.

Vogliamo offrire la nostra massima ospitalità a ogni medico e infermiere che ha lasciato i propri cari per raggiungere l’Emilia-Romagna e mettersi a disposizione, con generosità e spirito di servizio, dei propri colleghi impegnati negli ospedali della regione ad affrontare il Covid-19”, affermano in una nota congiunta il presidente della Regione Stefano Bonaccini e l’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini.

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“Ora che la fase dell’emergenza è passata, con la collaborazione di Federalberghi e Assohotel, vogliamo ringraziarli uno ad uno offrendo una meritata vacanza a loro, insieme ad un accompagnatore, nella nostra regione. È l’abbraccio della nostra terra a chi, senza pensarci un attimo, ha voluto prestare il proprio aiuto. Impegno e generosità che non dimenticheremo mai”.

La settimana di vacanza, per due persone con trattamento di vitto e alloggio, potrà essere prenotata dal personale sanitario interessato nell’arco temporale di un anno, negli alberghi dell’Emilia-Romagna che aderiranno all’iniziativa. Proprio oggi, altri cinque infermieri volontari sono arrivati all’aeroporto di Rimini insieme al ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Francesco Boccia, destinati alle Ausl di Piacenza (un infermiere), Parma (uno), Bologna (due) e della Romagna (uno).

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Intanto, la Regione propone tre emendamenti al decreto Rilancio: estensione dei finanziamenti a fondo perduto anche alle imprese con fatturato superiore ai cinque milioni di euro e del credito d’imposta al 60% non solo per la locazione ma anche per gli affitti d’azienda, oltre alla moratoria dei mutui fino a tutto il 2021. “Abbiamo individuato tre leve sulle quali riteniamo si possa agire per aiutare le nostre imprese nella fase di rilancio dopo il prolungato lockdown dovuto all’emergenza coronavirus”, afferma Corsini in una nota.

“In primo luogo, chiediamo al Governo di elevare i prestiti a fondo perduto almeno alle aziende che fatturano fino a 10 milioni di euro, per aumentare la platea delle realtà produttive da sostenere in questa fase delicata di rilancio. Per lo stesso motivo riteniamo opportuno agire sugli affitti d’azienda e alleggerire le imprese dispensandole dal pagamento dei mutui in modo significativo, ovvero fino alla fine del prossimo anno”. Per quanto riguarda la cosiddetta ‘Tax Credit Vacanza’, “una misura utile e che sosteniamo- prosegue Corsini- riteniamo possano essere apportate modifiche per renderla più accessibile e usufruibile da tutti. A questo proposito- chiude l’assessore- sarebbe più opportuno proporre in capo alternativamente all’impresa o al cittadino richiedente la possibilità di portare in detrazione tutto l’importo (ovvero il 100%)”.

La Regione propone anche un approfondimento e una rivisitazione della misura: per i redditi medio-bassi un voucher prepagato e cofinanziato dalle autorità pubbliche; per i redditi medio-alti lo sconto fiscale per l’acquisto di servizi turistici.

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