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BARI – Era a capo di un gruppo che smerciava droga tra il nord della Puglia e il Molise ma percepiva il reddito di cittadinanza perche’ ufficialmente nullatenente. È quanto hanno scoperto le indagini condotte dai finanzieri che si sono concluse con l’arresto di sei persone – tre sono in carcere e altrettante ai domiciliari – accusate a vario titolo e in concorso tra loro, di detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione abusiva di armi nonche’ di armi clandestine.
La citta’ come base del gruppo era Lucera (Foggia): da li’, si diramava la rete dello spaccio che si avvaleva anche di spacciatori molisani. Sono una ventina le persone denunciate e finite nell’inchiesta della procura di Foggia denominata ‘Fake cars’ che ha preso avvio dopo due operazioni anti-droga eseguite nel settembre e nell’ottobre dello scorso anno. La prima aveva portato alla scoperta di una carrozzeria in cui venivano confezionate le dosi di droga e conservate armi: in due finirono in manette. Nella seconda operazione, durante un controllo, furono fermati due uomini diretti a Campobasso: a bordo dell’auto avevano eroina e cocaina. Gli accertamenti dei finanzieri hanno riguardato anche il patrimonio dei componenti del gruppo che ha permesso la scoperta di una discrepanza tra i redditi dichiarati e lo stile di vita. Nel corso dell’operazione sono state sequestrate armi e droga.
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