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Pisapia: “Rivoluzione gentile per ridare dignità alla politica”

Campo progressista, il movimento fondato dall'ex sindaco di Milano, "è un punto di partenza, il punto di arrivo è molto più largo"

Pubblicato:04-06-2017 08:28
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:18

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ROMA – Campo progressista, il movimento fondato dall’ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia, “è un punto di partenza, il punto di arrivo è molto più largo, mette insieme non solo i tanti disillusi degli ultimi anni e quelli che non hanno più creduto nel centrosinistra, ma le realtà  del civismo locale, del cattolicesimo democratico, del volontariato e della sinistra”.

Insomma, l’intenzione di Pisapia, come dice a ‘L’intervista’ di Maria Latella su SkyTg24, è “far ritornare a livello nazionale quella rivoluzione gentile presente in tantissime località del Paese. Da quelle realtà- dice l’ex sindaco di Milano- vogliamo ripartire per dare un segnale di dignità e sobrietà al fare politica, che non può essere la politica di professione ma mettersi al servizio dei propri cittadini”.

IL RAPPORTO CON IL PD

Con il Pd “un patto per governare insieme in questa fase è complicato con la legge proporzionale”, spiega Pisapia. “I patti su un progetto si fanno prima delle elezioni, dopo ognuno cerca di portare sul proprio campo le possibili riforme. Da parte nostra- aggiunge- cercheremo di costruire un nuovo centrosinistra radicale e sui valori ma capace di trovare la sintesi su un programma comune“.


Pisapia vorrebbe “uscire dai personalismi e concentrarsi per costruire dal basso, come stiamo facendo con le ‘Officine delle idee’ non solo un programma ma un progetto”. Ed è “davanti a occhi di tutti che il Pd sta prendendo una deriva diversa dall’indicazione che aveva alle sue origini, per questo Veltroni a Letta, che sono stati i fondatori, non possono avere che dubbi oggi”. “Il problema- taglia corto Pisapia- è che uno deve mantenere gli impegni con i propri elettori e deve sapere che ancora c’è una differenza fra destra e sinistra, differenza non solo di valori ma anche di obiettivi e concretezza nell’agire”.

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