NEWS:

La cantante Elisa, alleata dell’Onu: “Ai giovani dico che il cambiamento è possibile”

L'artista ha partecipato alla campagna #InsiemepergliSDG

Pubblicato:03-05-2022 19:08
Ultimo aggiornamento:04-05-2022 19:10

ELISA - SANREMO 2022 - Foto di Letizia Reynaud
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Dai saponi fatti in casa per evitare la plastica, agli slip mestruali al posto dei tamponi igienici, al cibo a chilometro zero e stagionale rispetto a quello confezionato: sono tutte scelte ecologiche quotidiane che possono fare la differenza. A suggerirlo è Elisa, cantante, produttrice discografica e da oggi alleata della Un Sdg Action Campaign, per la promozione dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Se ne è parlato a Milano, in una giornata dedicata alla campagna #InsiemepergliSDG, promossa dal ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale con le Nazioni Unite.

Agli studenti delle scuole superiori che hanno preso parte all’iniziativa presso il Teatro Filodrammatici di Milano, Elisa ha suggerito le sue azioni sostenibili quotidiane: “scegliere i brand che rispettano l’ambiente”, oppure “acquistare prodotti in vetro per evitare la plastica”, o anche “mangiare meglio: ho provato tante volte a essere vegetariana ma purtroppo non riesco- ha confidato la cantante- ma ho deciso di comprare carne da allevamenti locali, che rispettano l’animale”. Oppure ancora “frutta a chilometro zero e di stagione, che non provenga dall’altra parte del pianeta, come l’avocado di Sicilia al posto di quello che arriva da Cile o Paraguay”.

Elisa si è già confermata un’artista sensibile ai temi ambientali: a fine maggio lancerà il ‘Back to the Future Live Tour’, una serie di concerti “ecosostenibili” realizzati in collaborazione con le Nazioni Unite, e poi parteciperà al ‘Music for the Planet’, realizzato da Music Innovation Hub ed AWorld a favore di Legambiente, per la messa a dimora di alberi in diverse aree. “Sin dal 2003 produco cd con carta riciclata e molti miei fan si sono complimentati per questa scelta” ha raccontato Elisa. “Ho sempre pensato che tra il mio pubblico ci fossero persone sensibili a questi temi, perché spesso sono stata ispirata anche da loro”, ha ricordato ancora Elisa, che per questo si è detta “onorata di essere alleata Onu per gli Sdg. Spero di fare un buon lavoro, di far scattare un pensiero positivo nella mente delle persone, come riuscire a dirsi che il cambiamento non è poi così difficile”.

Marina Ponti, direttrice della Un sdg action Campaign, ha spiegato la scelta di convolgere Elisa nell’iniziativa: “Di fronte alle sfide attuali, che non sono da poco, abbiamo deciso di arruolare alleati che non solo comunichino messaggi di cambiamento ma che decidano anche di attuarli nella loro vita personale e professionale. La nostra campagna crede nel ruolo della musica nel provocare il cambiamento perché è un linguaggio universale che propone chiavi di lettura e l’ispirazione per cambiare”.

Una campagna che, ha detto la responsabile, “ruota intorno a tre messaggi: primo, il cambiamento è possibile; secondo, anche nei momenti più drammatici possiamo nutrire speranza; terzo, il cambiamento avviene solo se lo vogliamo insieme”. Ponti è convinta che “il mondo così come funziona non va” e l’appello ai giovani è a “reagire, resettare e ricominciare”. In questo gli Sdg sarebbero ideali perché “raccontano ciò che le persone vogliono: società in cui nessuno viene lasciato indietro o escluso”.
La campagna #InsiemepergliSDG, oltre che dal ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, è stata promossa Un Sdg Action Campaign, Fao, Commissione Europea, Ciheam Iamb di Bari e Save the Children, d’intesa con il Comune di Milano.

SERENI: “AGENDA 2030 PREVIENE LE GUERRE MA SI REALIZZA INSIEME”

“A volte è faticoso fare del bene perché prevalgono i discorsi negativi. Lo vediamo con l’Ucraina: è più facile parlare di guerra che di pace. Inoltre abbiamo attraversato due anni faticosissimi: il Covid-19 ha cambiato il mondo, perché ha accelerato tutte le crisi e i conflitti, ma dire ‘post Covid’ non può significare tornare a come vivevamo prima bensì andare verso un mondo più equo e sostenibile e questo si realizza solo lavorando insieme”. Ne è convinta Marina Sereni, viceministra degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, intervenuta a Milano a #InsiemepergliSDG, campagna promossa dalla Farnesina insieme a Un Sdg Action Campaign, Fao, Commissione Europea, Ciheam Iamb di Bari e Save the Children, d’intesa con il Comune di Milano.

A meno di otto anni dal 2030, data fissata dall’Onu per raggiungere i 17 Obiettivi di Sviluppo, la viceministra ha evidenziato che oltre alla pandemia anche l’attuale guerra russo-ucraina “sta determinando, oltre a morti e distruzione, anche insicurezza alimentare per i Paesi in via di sviluppo che dipendevano da grano o fertilizzanti. Dalle organizzazioni della società civile ci è arrivato un messaggio: la cooperazione è il contrario della guerra. Per questo dobbiamo impegnare fondi pubblici e privati e tutti i soggetti che vogliono determinare un cambiamento – associazioni, aziende, enti pubblici, scuole, singoli individui – a costruire insieme ai Paesi meno sviluppati e in particolare coi nostri partner africani delle risposte per fermare la fame, le disuguaglianze, il gender gap o i cambiamenti climatici”. Tutto questo, assicura la viceministra, “evita nuove guerre”. D’altronde, la priorità della pace è un tratto che “abbiamo nella nostra Costituzione”.

Il 23 e il 24 giugno, conclude Sereni, “si terrà la conferenza della cooperazione allo sviluppo a Roma, che servirà proprio a mettere insieme tutti gli attori che vogliono realizzare gli Sdg, quindi la pace”.

SCAVUZZO: “MILANO PUNTA SUI GIOVANI, LE SCUOLE STANNO AVANTI”

“I giovani non funzionano solo in campagna elettorale, ma bisogna coinvolgerli sempre e per questo bisogna costruire tante occasioni per uno scambio concreto sul tema dell’Agenda 2030. Per preparare l’evento di oggi, infatti, abbiamo lavorato tanto con gli studenti, anche insieme ai più piccoli, perché riteniamo che le scuole siano spesso più avanti di noi su alcune questioni. Per raggiungere gli ‘Sdg’, sarebbe stato miope non cominciare da laro”. Con queste parole la vicesindaca di Milano. Anna Scavuzzo, ha descritto la strada che ha portato il comune del capoluogo lombardo ad accogliere #InsiemepergliSDG, campagna promossa dal ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale insieme alle Nazioni Unite.
Una giornata di panel e incontri per riflettere con gli studenti delle scuole superiori sul modo in cui mettere in atto i 17 obiettivi dell’Agenda di sviluppo 2030, il cui nodo è “creare alleanze”, continua Scavuzzo. “Gli Sdg sono per antonomasia una piattaforma per confrontarsi e lavorare per l’accesso al cibo, alla parità di genere o a un pianeta più sostenibile climaticamnte. Ospitare a Milano il primo di una serie di eventi come questo- dice la vicesindaca- significa affermare che questa non è solo la città dei grattacieli che crescono ma anche delle tante comunità che popolano i suoi quartieri. Vorremmo che questo tema fosse per tutti, coinvolgesse e raggiungesse tutti”.
Un esempio pratico, è la ‘Food policy’ che il Comune ha messo in campo sin dal 2015. “Il tema del cibo è centrale: ognuno può contribuire a non sprecarlo, preferendo quello sano al cibo spazzatura, e di garantirne l’accesso a tutti e di qualità”.
Scavuzzo ha concluso: “Non è solo un’idea di marketing ma una politica del cibo declinata in tanti modi e una cartina di tornasole di come possono essere applicati e raggiunti gli Sdg”.
La campagna #InsiemepergliSDG, oltre che dalla Farnesina, è stata promossa da Un Sdg Action Campaign, Fao, Commissione Europea, Ciheam Iamb di Bari e Save the Children, d’intesa con il Comune di Milano.


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it