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Friuli Venezia Giulia, Zanin: “Dubbi e incertezze dei governi nazionali non penalizzino le Regioni”

Il presidente del consiglio territoriale, sottolinea come la regione viva "una quotidianità europea, grazie alla sua posizione geografica sempre più baricentrica"

Pubblicato:04-05-2021 19:10
Ultimo aggiornamento:04-05-2021 19:10

piero mauro zanin
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TRIESTE – “È il momento di passare dalla strategia all’azione affinché gli enti locali e regionali non debbano essere penalizzati da dubbi e incertezze che caratterizzano i governi nazionali“. È risoluto il presidente del consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin, nel chiedere che determinate incertezze non ricadano sulle Regioni. Una considerazione espressa a margine della riunione preparatoria in vista della Conferenza sul futuro dell’Europa che prenderà il via domenica prossima, 9 maggio, a Strasburgo. Zanin, vicepresidente della Conferenza Assemblee legislative Regioni europee (Calre), membro del Comitato europeo delle Regioni e vicepresidente della commissione Civex, sottolinea che “il Friuli Venezia Giulia vive più di altre realtà, una quotidianità europea grazie alla sua posizione geografica sempre più baricentrica, con Trieste- ricorda- caratterizzata da poco meno di 200mila abitanti ma con oltre 69 comunità internazionali e 21 culti religiosi rappresentati”.

Guardando alle esigenze della regione, Zanin rileva come “sarà fondamentale incentivare e implementare la cooperazione transfrontaliera al fine– dice- di realizzare un mercato europeo interno più forte e funzionante”. Per il presidente del consiglio regionale “è nostro dovere- aggiunge- impegnarci a favore di un’Unione europea che inizia dai piccoli centri, dalle città e dalle regioni”. Solo così secondo Zanin sarà possibile focalizzarsi “sul processo di transizione verso un’economia locale verde e resiliente, procedendo di pari passo con la lotta al Covid e la ripresa economica attraverso un processo- conclude- di transizione verso mezzi di produzione e di consumo più circolari, sostenibili e digitali”.

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