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Rifiuti, Cingolani: “Serve piano strategico per le regioni rimaste indietro”

"Soffriamo di forti disparità regionali nella gestione dei rifiuti", sottolinea il ministro della Transizione ecologica, per questo anche "i Comuni devono crescere nella capacità di previsione e pianificazione"

Pubblicato:04-05-2021 12:10
Ultimo aggiornamento:04-05-2021 12:10

roberto cingolani
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ROMA – Sul fronte dei rifiuti “serve un piano speciale, strategico, per le regioni rimaste indietro, se non lo facciamo ora non lo facciamo più”. Roberto Cingolani, ministro della Transizione ecologica, lo dice intervenendo alla presentazione del IX e X Rapporto sulla ‘Raccolta Differenziata e Riciclo’ di Anci e Conai.

“Si dovrà creare lavoro buono, serio, di qualità”, ed “è in quest’ottica che il lavoro nelle regioni più in difficolta si può fare”. Infatti nella gestione dei rifiuti “soffriamo di forti disparità regionali, ci sono aree molto critiche- prosegue il ministro- alcune sono prime della classe a livello europeo, altre intermedie”. Quindi “sarebbe molto interessante fare un progetto strategico per le tre regioni più difficili da mettere in linea” e come Anci e Conai “potreste dare un’impronta molto forte”, valuta Cingolani. Certo, già ora “i Comuni si appoggiano a voi per la pianificazione, sbagliato”, dice il ministro, “i Comuni devono crescere nella capacità di previsione e pianificazione”. Certo, “so quello che dico sarà usato contro di me”, ironizza Cingolani, ma quanto detto “non significa riprendere i Comuni ma auspicare si possa sviluppare al meglio la competizione”.


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