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ROMA – La fase 2 dell’emergenza coronavirus a Roma si apre all’insegna della Tangenziale Est bloccata. Macchine incolonnate, come spesso accadeva prima dei giorni del blocco totale, sulla lunga arteria cittadina, soprattutto nella direzione nord, verso il policlinico Gemelli. Nel resto della Capitale, invece, stando alle segnalazioni raccolte, il traffico risulta scorrevole e senza particolari ingorghi.
Se non fosse per i negozi chiusi, sarebbe una giornata come le altre, una di quelle pre-coronavirus. A Centocelle, quartiere alla periferia est di Roma, l’inizio della ‘fase 2’ si vede. In piazza dei Mirti dopo 2 mesi tornano a sedersi sulle panchine diverse persone anziane e non tutte distanti l’una dall’altra come dovrebbero, piccoli gruppi si muovono davanti ai bar, chi si incrocia sui marciapiedi, quasi ci si sfiora, e c’è anche chi si ferma a chiacchierare davanti all’edicola.
Il ‘risveglio’ del tanto atteso 4 maggio, a Roma è segnato dal ritorno delle auto a circolare con maggiore frequenza, ma anche dalle tante persone che tornano a passare il tempo in strada stavolta anche senza bambini o cani al seguito. Una donna sussurra al suo accompagnatore: “No aspetta, fermiamoci al bar. Sono 2 mesi che non prendo un caffè”.
A Roma su via Appia Nuova l’emergenza coronavirus sembra non esserci più. Si rivedono le code ai semafori, e i marciapiedi sono gremiti di persone. Molti in fila per un caffè che dicono “Finalmente si può tornare a gustarlo”. La fase 2 ha riportato anche qui tante persone in strada. Tutte o quasi indossano la mascherina, ma il rispetto delle distanze non sembra essere tra le massime priorità. Mario, 75enne abitante di zona a braccetto con la moglie, commenta: “Non sono preoccupato per la possibile ripresa del contagio, sono invece dispiaciuto perché a Roma è finita la pace”.
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