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Roma, personal trainer costringe ventenni a prostituirsi: arrestato

Coinvolte almeno tre giovani

Pubblicato:04-05-2018 12:22
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:50

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ROMA – “Cagnetta”, questo il nomignolo con cui chiamava una delle sue giovani vittime il personal trainer, arrestato dalla Polizia di Stato con l’accusa di aver indotto alla prostituzione almeno 3 ragazze. C.M., queste le iniziali del 46enne, che sfruttando il suo bell’aspetto e la spiccata capacità di convincimento, aveva fatto credere ad alcune ragazze che, per arrivare ad avere una perfetta forma fisica, dovevano prestarsi ad un gioco in cui lui le sottoponeva a punizioni ed umiliazioni a sfondo sessuale, soprattutto attraverso la pratica del bondage.

L’uomo, vinte le ritrosie delle vittime e dopo aver goduto lui stesso dei favori, allo step successivo le convinceva a prostituirsi organizzando gli incontri, anche di sesso a 3, in vari alberghi della capitale. Era lo stesso C.M. a fissare le tariffe, che andavano dai 130 ai 300 euro per incontri con 2 ragazze; le vittime, subito dopo i rapporti, dovevano consegnare tutto il denaro al personal trainer nel suo studio.

Ad incrinare il muro del silenzio sono stati gli amici dell’ultima vittima, che si sono rivolti al commissariato San Paolo, diretto da Massimiliano Maset. Gli investigatori, subito intervenuti, hanno trovato la vittima, poco più che ventenne, mentre stava per incontrare un cliente.


Con i poliziotti la ragazza è riuscita a confidarsi raccontando, oltre a quanto successo nel recente passato, anche che dopo poche ore, sempre come disposto dal suo aguzzino, doveva incontrare un’altra ragazza per fare sesso a 3 con un altro cliente. Gli investigatori sono così riusciti a trovare anche l’altra giovane vittima: anche lei, davanti agli agenti, è crollata raccontando tutto.

La giornata delle due ragazze doveva concludersi con la consegna dei soldi, così gli investigatori hanno organizzato un blitz: appena le due vittime sono uscite dallo studio del personal trainer, gli agenti sono entrati in azione. Nello studio hanno subito notato, su una consolle, della cocaina. Estendendo la perquisizione hanno trovato i 430 euro appena consegnati dalle vittime – che erano stati fotocopiati – alcuni sex toys dedicati al bondage e lo smartphone usato per organizzare la prostituzione.

Dalle indagini successive è emerso il coinvolgimento di una terza ragazza, che da vittima di C.M. , sarebbe diventata poi sua complice gestendo gli incontri delle ragazze. È stato anche accertato che la cocaina faceva parte del rituale di convincimento. L’uomo è stato arrestato e condotto nel carcere di Regina Coeli a disposizione della Magistratura.

Da questo episodio l’appello della Polizia: non essendo escluso che le vittime siano più di quelle fino ad ora rintracciate, chiunque sia vittima o testimone di episodi simili, è invitato a rivolgersi al commissariato San Paolo (tel. 06.55501)

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